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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 28.1922

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Pace, Biagio: Il tempio di Giove Olimpico in Agrigento
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https://doi.org/10.11588/diglit.12555#0102

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185

II, TEMPIO DI GIOVK OLIMPICO IN AGRKJIOXTO

ISIS

Assai meglio, e, ad ogni modo più acutamente del
marchese Hans, cercò di rendersi conto dell'antica
costruzione, il pittore siracusano Raffaello Politi, il
quale doveva dedicare tanta parte della sua singolare
attività all'illustrazione degli antichi monumenti agri-
gentini.

le sue parole, nel centro togliendo via la colonna di
mezzo. Il lungo sopraciglio di essa, formato da due
pietre, sostenuto da tre cariatidi, oGiganti aggruppati,
la dividono in due spaziosi vani, uguali tra di loro »
(p. 12). Tale idea egli giustifica anche con diverse con-
siderazioni tecniche ed estetiche, e basandosi sul fatto

Pio. 3. — Veduta delle rovine del tempio di Giove Olimpico, del pittore francese Honel (1782).

Nel 1819 egli pubblicò una prima memoria sul
tempio f1), in cui, traendo appunto argomento dal-
l'opuscolo anonimo dello Haus, e basandosi su di un
minuto esame del passo già ricordato del Fazello, e
dell'antico stemma di Agrigento, pone in rilievo il ritro-
vamento degli avanzi di tre Giganti, ed esamina la
questione del loro collocamento nell'architettura del
tempio. Egli, per il numero indiscutibilmente dispari
di colonne del lato orientale suppone l'ingresso al
tempio del lato di occidente, « tagliato, per adoperare

(!) Lettera di R. P. al signor cìantro Panitteri, che com-
prende una opinione ragionata sulla situazione e forma della porta
nel rinomato tempio di Giove Olimpico in Agrigento, Illustrazione
ad un passo di Fazello, origine dello stemma di Girgcnti ed alcune
osservazioni sugli alitagli presi dall'autore del saggio sullo stesso
tempio comparso in Palermo, il 1814. Palermo, presso Lorenzo
Dato, 1819.

che gli avanzi dei Giganti si riferivano a tre figure,
quante ne accennavano lo stemma antico ed il Fazello (r).

Questa prima ricostruzione del Politi, sollevava
le più vive obiezioni del marchese Haus, il (piale dichiarò
oscura la testimonianza del Fazello ed « un gruppo di

(t) pag. 8 e 12.

«... chiara ci si dimostra la origine dello stemma di Girgenti,
espresso da tre Giganti sostenenti una torre. Essendo quella la
ultima porta del Tempio a rovinarsi, e rimasti i Giganti con quella
specie di Capitello al di sopra ; da quello i nostri antenati presero
l'idea di una torre ».

Il più antico esemplare di questo stemma secondo Politi è
quello della villa Panitteri già convento di S. Nicolò più volte
riprodotto (Cockerell, Politi, Serradifalco) dà cui la nostra flg. 8
il quale è quello stesso oggi conservato nel piccolo .Museo di
Girgenti. Di altri esemplari sono notevoli quello murato
nell'edilìzio della Banca d'Italia in Girgenti e i due puteali
deWautiquarium della Cattedrale, di cui uno è l'orse quello
stesso ricordato dal D'Orville (cfr. col. 181).
 
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