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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 28.1922

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Pace, Biagio: Vasi figurati con riflessi della pittura di Parrasio
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https://doi.org/10.11588/diglit.12555#0330

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vasi figurati con riflessi della pittura DI parrasio

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Uno dei due crateri è il nostro C (= inv. Musco
Sir. 36319) col mito di Filottete ; l'altro è un mediocre
vaso a f. r. (inv. n. 36320), un po' più piccolo del-
l'altro, conservato solo a metà e con avanzi di cinque
figure in cui qualche elemento sembra rivelare la
medesima mano, o almeno officina, del precedente,
ma disegno più frettoloso e andante. È opinione
del prof. Orsi che i due crateri appartengano ad una
deposizione seriore a quella del lebete di bronzo,
che costituiva, dentro il suo pozzetto, il sepolcro ori-
ginario. Alcune tombe nella necropoli ateniese del Ce-
ramico esteriore ci aiutano a comprendere questa
molteplicità di deposizioni, quando ci mostrano quelle
panchine o terrazze che riunivano al disotto le sepol-
ture familiari, e nelle cui aree era facile che avvenis-
sero sovrapposizioni di questo genere.

Sep. 639-640. Sono due sepolcri contigui ed inter-
comunicanti, costituiti da due pozzetti irregolarmente
quadri a fondo concavo. Ognuno di essi conteneva
mi elatere a f.ricoperto da una tegola che coincideva
col piano della roccia e pieno di ossa cremate. Il primo
era il nostro cratere B (= inv. Museo Sirac.,n. 36332);
il secondo dovette essere della stessa forma, ma non

se ne rinvenne che il solo piedistallo ed altri esigui fram-
menti, da cui nulla si ricava sulla rappresentazione,
se non che vi erano almeno 4 figure, e soltanto si può
giudicare che si tratta di scadente prodotto del sec. IV
di cui qualche particolare rileva il medesimo indi-
rizzo della nostra serie.

Sep. 651. Pozzetto cilindrico nella roccia, pro-
fondo cm. 60, senza copertura. Conteneva il nostro
cratere a calice A (= inv. Museo Sirac, n. 36334).

* *

Coordinando dal punto di vista topografico le nuove
con le vecchie scoperte, risulta che i più antichi gruppi
della necropoli siracusana — con vasi protocorinzi, co-
rinzi e attici a figure nere — si estendono sulle pic-
cole terrazze a levante della ferrovia, ma dilagano qua
e là in gruppetti, dappertutto, sicché si trova.no in-
terpolati nelle aree prevalentemente del V-TY secolo
e cioè nella spianata dalla ferrovia fin verso il cimi-
tero. Più a ponente, a Tor di Conte fino a Canalicchio,
seguono le tombe del periodo ellenistico, la estrema
propaggine della necropoli di Siracusa ellenica..

Biagio Pace.
 
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