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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Barocelli, Pietro: Albintimilium
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0015

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ALBINTIMILIUM

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Per ora non è concesso dire se, come ad Aosta, le di cinta è confortata da attestazione del Rossi, il quale

mura di Albintimilium avessero il fosso (1). Un tratto potè un tempo constatarne le tracce per circa 150 m.

minato di circa m. 10 di lunghezza, alto sopra terra dalla casa Parodi fino all'area della palazzina del gaso-

da m. 2 a metri 3,50 ma senza du. bio profondamente metro nuovo (Piano 1,6) e riconobbe il posto e gli avanzi

interrato, sta incorporato nella casa colonica Parodi di una porta ad arco intero, alta m. 3,30, larga m. 1,80,

(Piano I, 7). Ha lo spessore di m. 2 o poco più, ed è che doveva servire di comunicazione tra la città ed il

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Fio. I.

costrutto di forte pietrame e calce con rivestimento di mare. Questa porta, di piccole dimensioni in confronto

pietre squadrate di piccole dimensioni in ordini regolari. delle porte romane di Aosta (x) e di Torino (2) e delle

Anche la vicina Forum Julii (Fréjus) aveva mura altre — quali sono finora conosciute — di Augusta Ba-

difensive (2). L'opinione che il rudere Parodi sia un tratto giennorum e di Susa (3), non si può dire che fosse la

_ principalis dextera. Pare, secondo riferisce lo stesso

Rossi, che da essa si dirigesse verso l'interno della città

(l) D'Andrade, np. cit. . ...

(«) De Ville d'Avray, Les fouilles de Fréjus. In Piemonte vi una via lastricata di bei massi quadrilateri di pietra

sono esempi di città romane probabilmente sprovviste di mura calcare (4).

difensive. Ad Augusta Bagiennorum si trovò bensì al limite della

città una porta munita di torri, ma invano fu ricercata una

cinta di mura, anzi i risultati finora ottenuti la escluderebbero (*) C. Promis, Aosta, in Meni. d. r. accad. d. se. di Torino,

(Assandria e Vacchetta, Atti della soc. piem. d'archeol, VII, XXI, 1864; D'Andrade, op. cit., p. 61; Notizie d. scavi, 1894,

p. 236. sgg. ; Notizie d. scavi, 1901, p. 413). A Libarna, pur essen- p. 367.

dosi oltrepassati negli scavi i confini dell'antico abitato, non si (2) C. Promis, Julia Augusta Taurinorum, p. 194 sgg., tav. II

ebbe sicuro indizio del confine della città, nè si videro avanzi e III. Peraltro a Torino erano anche pusterle più piccole (tav. I).

di mura di cinta (Moretti, Not. d. scavi, 1914, f. 3). Può darsi che (8) Assandria e Vacchetta, loc., cit.; D'Andrade, op. cit,. p. 42.

la difesa primitiva consistesse in un semplice valium di terra, poi (*) Rossi, Liguri Intemelii; Notizie d. scavi, 1884, p. 337.

scomparso fors'anche durante la stessa pace dell'impero romano. Qui vicino furono trovati due rocchi di colonne di marmo striato,

Monumenti Antichi — Vol. XXIX. 2
 
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