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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Barocelli, Pietro: Albintimilium
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0027
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n

ALBINTIMILIUM

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menta di muri aventi le facce di ciottoli spaccati in
ordini regolari. Su questi muri resti d'intonaco giallo-
scuro. La gradinata seguiva la pendenza verso il mare,
del terreno primitivo. Il gradino più alto era a m. 6,96
sul livello del mare, e a questa altezza era un pavimento
di mattoni bipedali (fig. la) ed un canaletto, coperto
cogli stessi mattoni, avente il fondo di grosse lastre di
pietra (fig. 7 V). La ristrettezza dello spazio non per-
mise di determinare la destinazione di questa costru-
zione, che nel suo insieme doveva avere una certa
grandiosità. Dagli operai fu raccolta un'antefissa a te-

Delia stanza si poteva quasi ricostruire la decora-
zione in base ai dispersi frammenti. Le pareti erano
coperte d'intonaco rosso antico con striscie azzurro-
cupe. Cornici di stucco giallo-scuro con eleganti mo-
danature. Qui furono raccolti un piccolo bronzo di
Costantino I o II ed un altro non identificabile che
sembra del III secolo.

Poco lontano, a circa dodici metri sul mare affio-
rano altri ruderi (Piano I, 4). Nei dintorni un operaio
raccolse, disperso, un piccolo bronzo di Alessandro
Severo.

sta di Giove ; ma questa, come altri oggetti di varia età
rinvenuti, possono essere fors'anche semplici materiali
di scarico (x).

* *

Nelle vicinanze (Piano I, 3), a m. 7,42 sul livello
del mare, facendosi uno scavo per le fondamenta di
una nuova caca cantoniera, fu scoperto, a m. 3,50
circa sotto il piano di campagna, un pavimento a mo-
saico di disegno geometrico, accurato lavoro a tasselli
neri su fondo bianco. Purtroppo gli operai ne distrus-
sero una parte, prima che si potesse prendere un prov-
vedimento. Informatone in occasione di una mia vi-
sita a Ventimiglia, feci allargare lo scavo. La stanza
aveva forma rettangolare ed ancora si vedeva la
parte inferiore delle pareti. Del mosaico restavano
avanzi sufficienti a rifarne in gran parte il disegno con
sicurezza (fig. 8).

(*) Noto fra essi un frammento di terra sigillata aretina,
intonaci neri e gialli (uno con tracce (li decorazione a foglioline
verdi su fondo bianco), un medio bronzo, corroso, di Augusto,
uno di Alessandro Severo ed un piccolo bronzo, corroso, del
III sec. d. Or.

XI.
I sepolcri.

Dov'erano i sepolcri. — Se, com'altre città
romane, anche Albiniimilium avesse, fuor delle mura,
i sepolcri da varie parti, non s'è potuto conoscere :
finora è nota una zona sola in cui si seppelliva, vastis-
sima, ad occidente della città. Non è possibile segnarne
i limiti se non approssimativamente. Incominciando
dal teatro, si estendeva verso ovest circa 300 m. :
a nord raggiungeva le falde della collina (*), a sud
oltrepassava l'odierna strada provinciale (2). La zona
però non era stata occupata fittamente dalle sepol-
ture. Anche quando, colla decadenza della città, il

(*) Piano I, 17. Da informazioni orali avute dal geometra
sig. Bosio circa scoppila di tombe in quel terreno già proprietà
della sua famiglia.

(*) Not. Se, IMI, pp. 11)3-294 [Scoperte dell'anno 1865
in proprietà già De Mouchy (Piano I, 14); dell'anno 1868 in
proprietà Parodi (Piano I. 12): del 1875 in proprietà Bianchi
(Piano I, 13)]; id., 1884, p. 135 l' 1886- P- 142> in proprietà
Parodi].
 
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