Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

DOI Artikel:
Barocelli, Pietro: Albintimilium
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0048
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
83

ALBINTIMILIUM

84

di grosse coste, senza figurazioni sul dischetto (forma
Dressel5), ritenute caratteristiche dell'Italia settentrio-
nale e dei paesi transalpini per quanto diffuse anche
altrove. Apparse intorno all'èra volgare o poco dopo (2),

a

c

Fig. 28. — Circa — delle dimensioni lineari.

ai: terra cinerina (tombe 30 e 27) — c: terra rossiccia
(tomba 17).

erano ancora in uso, secondo l'Anti, nell'età di Traiano.
Sul fondo, anche negli esemplari intimiliesi, sono impressi

(') Anti, op. cit. In una tomba di Almese erano insieme
una lucerna Dr. 5 ed altra Dr. 9 (Notizie d. scavi, 1898, p. 132).
Conservansi nel museo di Torino.

(2) Elemento cronologico importante è la loro presenza in
tombe di Alpignano, presso Torino (Notizie d. scavi, 1891, p. 4),
presso Bologna (id., 1884, p. 294) insieme con monete di M.
Agrippa e di Augusto ; ed a Reggio Emilia con monete, corrose,
di Tiberio e di Augusto (id. 1918, pp. 261-262). Si trovarono
anche a Pompei (id., 1881, p. 300).

a rilievo, in bei caratteri capitali, bolli di fìguli che fino
ad ora appaiono peculiari di questa classe di lucerne (1).
Un solo esemplare polilicne. Di forma Dressel 5 esi-
stono vere e proprie contraffazioni, goffe e pesanti, di
terra rozza e mal cotta, che ripetono anche le marche
più celebri (2). A queste appartiene un esemplare rac-
colto nella tomba 136 della fine del II secolo se non
del principio del III. Ha nel centro del dischetto un
anello di sospensione, e riproduce la nota marca Neri;

4) Lucerne ansate a becchetto corto e semi-circo-
lare (forme Dressel 15, 16, 20, 27). Furono dal Fink(»)
riunite in una sola classe perchè presentano marche
comuni, in lettere incavate, male impresse, marche che
ritroviamo anche negli esemplari intimiliesi di queste
forme (4). Dischetto solitamente non ornato, salvo qual-
che decorazione vegetale. Sono state assegnate all'in-
grosso al II secolo d. Cr. (8). Certamente vennero intro-
dotte prima (6), ma, ad ogni modo, dopo le precedenti
forme.

* *

Terra sigillata. — Numerosi e di svariate forme i
vasi di fine impasto con bella e resistente vernice rossa,
raramente con vernice gialla venata di rosso, detti odier-
namente di «terra sigillata ». Essi resero celebri nel I se-
colo av. Cr. e nella prima metà del I dopo Cr. le officine
di Arezzo e quelle che, già fiorenti nella II metà del I
secolo d. Cr. ('), nella Gallia transalpina ne imitarono
i prodotti senza però raggiungere la finezza d'eleganza
dell'arte aretina. Dalle une e dalle altre Albintimilium,
nóltg eòfieyt'Orjs (8), largamente importò, come im-

(*) Elenco nella Appendice IV.

(2) , Anti, op. cit., fase. 24, p. 189.

(3) Formen und Stempel der rómischen Thonlampen, in Bayer.
Sitzungher, 1900, pp. 685-703.

(4) Vedi Appendice IV.

(6) Daremberg e Saglio, art. Lucerna, p. 1323, fig. 4573.
(') In una tomba di Torino una lucerna di forma simile

alla D. 20 era insieme con altra D. 11 e con monete di Augusto
coniate sotto Tiberio (Atti soc. pieni, archeol., VIII, p. 174
sgg., 1914). In un sepolcreto giudicato dell'età di Tiberio, a
Como, era una lucerna con bollo fortis (verosimilmente D. 5.
Vedi Appendice IV) ed una di forma D. 9 (Riv. arch. di
Como, 1904, p. 35 sgg.). Nel Carario di una villa rustica di
Pompei erano insieme lucerne di forma Dressel 9, 11, 21 (No-
tizie d. scavi, 1921, p. 458 e fig. 19).

(7) Secondo l'Oxé officine sarebbero sorte nella Gallia trans-
alpina fin dai primi tempi dell'impero (0x6, Die àltesten Terra-
sigillata Fabriken in Montans-am Tarn, in Archeol. Iahrbuih,
1914, Anzeiger 2, p. 65 segg.),

(8) Strabóne, IV, 6, 1.
 
Annotationen