85 ALBINTIMILIUM 86
portavano la finitima Narbonese, il Piemonte, tutta verosimilmente fìguli italici portato la loro tecnica in
l'alta Italia. Gallia, non si passò con brusca interruzione dai carat-
Molti di questi vasi raccolti ad Albintimilium prò- tori della ceramica italica a quelli della gallica. Diffi-
Fig. 29. — -i delle dimensioni lineari, a: disperso nel sepolcreto; b: tomba 61;
c: tomba 8; d: tombe 23, 25, disperso nel sepolcreto (raccolta Bicknell).
vengono da officine note: in genere hanno peculiarità
che permettono almeno la determinazione se italici o
gallici. Se talvolta sorgono dubbi, ciò dipende dalla
vernice corrosa dal tempo e dall'umidità o da bolli di
figuli male incisi o finora non noti, tanto più che, avendo
colta vengono anche dall'essere lo studio dei molti
prodotti di terra sigillata dell'Italia centrale e di
Roma appena iniziato e necessariamente incompleto.
I vasi intimiliesi di officine già note come esistenti
ad Arezzo e quelli, uguali o quasi, con bolli mal noti,
portavano la finitima Narbonese, il Piemonte, tutta verosimilmente fìguli italici portato la loro tecnica in
l'alta Italia. Gallia, non si passò con brusca interruzione dai carat-
Molti di questi vasi raccolti ad Albintimilium prò- tori della ceramica italica a quelli della gallica. Diffi-
Fig. 29. — -i delle dimensioni lineari, a: disperso nel sepolcreto; b: tomba 61;
c: tomba 8; d: tombe 23, 25, disperso nel sepolcreto (raccolta Bicknell).
vengono da officine note: in genere hanno peculiarità
che permettono almeno la determinazione se italici o
gallici. Se talvolta sorgono dubbi, ciò dipende dalla
vernice corrosa dal tempo e dall'umidità o da bolli di
figuli male incisi o finora non noti, tanto più che, avendo
colta vengono anche dall'essere lo studio dei molti
prodotti di terra sigillata dell'Italia centrale e di
Roma appena iniziato e necessariamente incompleto.
I vasi intimiliesi di officine già note come esistenti
ad Arezzo e quelli, uguali o quasi, con bolli mal noti,