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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Barocelli, Pietro: Albintimilium
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0053

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ALBINTIMILIUM

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eanza di monete. Indizi ancor più imprecisi danno le Posteriori ancora le sep. a tubo : vi manca total-

lucerne fittili: nei sepolcri, ai vasi aretini o italici si mente la terra sigillata, e vi abbondano i vetri. Di età

accompagnano generalmente le lucerne delle forme tarda anche i recinti E, I, L, e le tombe adiacenti,

ritenute più antiche (D. 4, 9, 11), ed a quelli di officine Sepolcri circolari 132, 133. — Possiamo soloconsta-

transalpine forme posteriori (D. 5, 15, 20, 27). tare che sono anteriori ai recinti E, I, L ed ai sep. a tubo

La maggior parte dei sepolcri messi in luce negli 136, 137, 142. La parte più bassa delle fondamenta pog-

scavi della Soprintendenza spetta al I secolo dell'era voi- già su un banco di argilla rossastra vergine,

gare. Tenendo conto di tutti i dati raccolti si può, pur Mancano dati per i sep. 39 e 40.
con inevitabili dubbi ed incertezze, determinare la suc-

cessione cronologica come segue. * *

Sep. 1. — Anteriore al soprastante recinto A. È uno II sep. f, che, come già si è detto, è uno dei più antichi

dei sep. più antichi. Nella suppellettile una moneta, messi in luce dalla Soprintendenza, ma è certamente

corrosa, di Augusto o di altro membro della sua famiglia. posteriore ad Augusto, conteneva il cadavere inumato.

Sep. 53, 54, 66, 70, 71-78, 88-107, 110. — In eia- Rito ligure preromano era l'inumazione, e allainin-

scuno dei primi tre gruppi le tombe erano press'a poco torretta tradizione di esso sono forse dovute le inuma-

al medesimo livello. Lucerne D. 4, 9, 11. Vasi di terra zioni entro anfore di tipo romano del Finalese e di

sigillata, in grandissima parte aretini od italici, pochi Genova che vennero considerate arcaiche (1), e quelle,

transalpini nelle tombe meno antiche In una di quo- sotto laterizi romani, di Bergeggi, di Savona, di Albis-

ste ultime il bollo Vitalis che ci porterebbe al tempo della sola, delle quali non è possibile, ora, determinare l'età,

rovina di Pompei o poco prima. Esse possono essere sia pure approssimativamente (a).

in parte del medesimo tempo dei recinti D, E, F, 0, i Ma dalla fine almeno della prima età del ferro nella

quali, costrutti contemporaneamente o a non molta di- Liguria orientale (3) e nel secondo e terzo periodo gallico

stanza di tempo l'uno dall'altro, contenevano ancora vasi nella Gallia meridionale usavasi incinerire. In quest'ul-

di terra sigillata italica ed aretina, ma più numerosi tima regione anfore vinarie erano adibite a cinerari di

quelli transalpini. Sui quali ultimi ancora i bolli di Vita- cremati (4), e nella stessa Liguria occidentale italiana

lis e di Mommo. Andremmo quindi non molto lungi dai -

tempi della rovina di Pompei, lucerne P. 9 (sep. 41), (1) Ghirardini, in Rendiconti della R. accad. d. Lincei,

90 97 A' A8 r7 -« ao\ 1899, p. 151 e Ì900, p. 265 ; Montelius, Lo «W. pnw. etc., II,

M e il (sep. 45, 48, 07, 08, 63). 1G6j 1; Isseli Notizie circa ,7 ritrovamento di tombe arcaiche in

Recinti A, B, C e tombe 25-38, 69. — Tutti i vasi di Liguria, in Bull, paletn. ital., XXXVII, p. 36 sgg.; id., Liguria

t,^,.„ „;„;n„+„__ j- ce • i ì • a 'i preistorica. Il Paribeni (La necropoli arcaica di Genova, in « Au-

tena sigillata sono di officine transalpine. Ancora il 1 . „„v . ,. , ,„

soma », 1910, p. di), a proposito di una tomba della necropoli

bollo Viialis. Non dovette passare molto tempo dai pre- di Genova ad anfora vinaria, non si sa se ad inumazione o ad

Cedenti sepolcri (2). Lucerne D. 5, 15, 16, 20, 27. I sep. incinerazione, pensa che difficilmente potrebbe essere più antica

. pn . . del ni sec. av. Ci. Mancano ad ogni modo sino ad ora dati per

67, 68, 69 vennero scavati nel terreno di scarico che co- giudicare retà di siffatte sepolture.

priva già parzialmente il vicino recinto 0 e interamente Aggiungasi, a proposito del rito antico dell'inumazione in

il recinto F (v d fiff 15Ì (5) Liguria, la breve notizia data dall'Issel di un'inumazione di

« guerriero gallico » a Valloria (Savona). (Lig. preist. cit., 1908).

Il sepolcro 145 è della prima metà del II Secolo. (2) Poggi, Tombe dell'epoca romana nella fortezza di Savona,

Terra sigillata di fabbricazione tarda: vasi di vetro in Boìl della soc- stor- savonese, VI, 1903; Issel (Bull. pai. ital,

. 1. e). Altre se ne scoprirono a Savona stessa negli scavi per la

abbondanti: lucerna D. 20. continuazione della via Pietro Gioia nel 1910 (comunicazione

._ del prof. N. Mezzana che ne raccolse materiali per il museo ci-

vico di Savona, da lui diretto). Vedi P. liarocelli, Notizie d.

(*) Vedi le indicazioni negli elenchi dei bolli nella Appendice. . in->r, r>,m io \

; ' & . 11 scavi, a. 1922, p. 202 (Savona).

(■) I vasi ornati a palmette(flg. 29 d) non si oppongono a Qhirardini, Rendiconti dei Lincei, 1894, p. 205 ; Paribeni,

questa determinazione cronologica. A un di presso a questa età ., t , „ „ , , ., , vvv,tttt on

ta v H op. cit. ; Issel, Bull, paletn. xtal., XXXV III, p. 39 sgg

potrebbe condurci la marca biraci ; coevo ai recinti A, B, C (4) Déchelette, Manuel d'arch. préhist., età di La Tene,

potrebbe essere quello adiacente visto dal Rossi (piano I, 20), pp. 1053-1054; Joulin. Les dges préhistoriques dans le sud de la

nel quale furono raccolti un vasetto col bollo Vitalis ed una France, in Rev. d'archéol, 1911, V, 16, p. 17. Le osservazioni del

lucerna col bollo Fortis (Notizie d. scavi, 1904, p. 221). Vedi Déchelette sulla provenienza dalla Cisalpina nella Transalpina

Appendice. dell'uso delle anfore vinarie quali cinerari, richiederebbe prove

(3) Su patere del sep. 69 il bollo Silvanus. che il Déchelette non dà.
 
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