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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Barocelli, Pietro: Albintimilium
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0078
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143 ALBINTIMILIUM 144

rovia lungo la strada provinciale, e sulla spalla destra zione l'esterno colla cavità interna della tomba,

del tombino (spalla di ponente), apparve la testata di II calcestruzzo di posa della tomba, era costituito

levante di detta tomba, la quale, messa accuratamente con ciotoli di fiume o di mare, a forma discoide od

allo scoperto, si presentò a forma di prisma poggiante arrotondata, e birona malta di calce e cocci pestati,
su uno strato di calcestruzzo di m. 1.60 di lato, lungo « Il vano libero interno era delle dimensioni di

la fronte per una lunghezza di m. 1.55 circa, e per m. 0.72 di larghezza per m. 1.05 di lunghezza: l'altezza

la profondità di m. 0.40 (fig. e ed f). di detto vano risulta dalla sezione in m. 0.43.

Fu:, h. — Esterno della tomba.

« La tomba, in sommità, terminava con superficie
piana di m. 0.60 di larghezza, e di lunghezza di
m. 1.35 circa. Originariamente doveva essere intera-
mente rivestita di intonaco, in malta di pozzolana
e cocci pesti, dello spessore di circa due centimetri. Tale
intonaco venne riscontrato mancante su gran parte
della testata est, e su quasi tutta la parte superiore
della facciata sud, nonché su buona porzione della fac-
cia orizzontale terminale della tomba.

« Il calcestruzzo del letto di posa della forma pri-
smatica presentava tutt'all'ingiro una risega variabile
fra i dieci ed i dodici centimetri di larghe za. A metri
0.15 dal predetto letto di posa, o base aella tomba,
sull'asse della tomba era praticato un foro circolare,
nel quale appariva nettamente un tubo in cotto del
diametro di sei centimetri che poneva in comunica-

« Inferiormente il piano di questa cavità si riscon-
trò formato di due lastre di marmo bianco, dello spes-
sore di circa tre centimetri e di dimensioni pressoché
uguali, l'una all'altra perfettamente adiacenti. Una
di tali lastre presentava una leggera cavità od incavo
nella sua parte centrale, e sulla sua faccia superiore.

« Il cielo o parte superiore della cavità era formato
con robusti tegoloni piani, od embrici, combacianti
l'uno all'altro lungo i due lati di maggior lunghezza,
ma separati nel senso della minore dimensione del
vano. La parte intermedia e centrale fra queste due
serie di tegoloni era occupata, nella"porzione di levante,
dal tubo in cotto di cui già si fece cenno, ed in seguito
dalla facciata inferiore della massa muraria che costi-
tuiva il cumulo di muratura ricoprente la cavità de-
scritta. Le quattro pareti verticali apparivano ac-
 
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