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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Marconi, Pirro: Antinoo: saggio sull'arte dell'età adrianea
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0088

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163

ANTINOO

164

l-elche ah Bustenanschluss, in Abh. d. phil. hist. Tel. d.
Sachs. Oeséll. d. Wissensehaft, toni. XIV, 1894, p. 453).

N. 3. Busto d'Antimo (della Sala dei Busti), alto
m. 0,72, marmo bianco.
" Dietrichson, n. 15 ; Amelung, ]\.Sala Busti, n. 357;
Michon, Notes sur quelques mon. etc. (Mém. de la
soc. nat. d. aut. de France, 1899, p. 53).

Luogo di trovamento sconosciuto. Busto che com-
prende le poppe e i monconi delle braccia, ignudo ; il
braccio sin. accenna un movimento in alto ; capo chino
verso sinistra ; capigliatura folta, che invade collo
e fronte; scrin matura accennata a sinistra. Soprac-
ciglia ed iridi indicate.

Busto svuotato ; petto profondamente sfregiato ;
naso, labbra e alcuni riccioli sono di restauro. L'Ame-
lung pensa che la posizione delle braccia sia spiega-
bile solo pensando che modello di questo busto sia stato
una statua (e cita il n. 362 del Museo di Berlino) ;
il Dietrichson ne deduce addirittura la prova di una
sua tesi, che Antinoo avesse la spalla sinistra imper-
fetta, e che il moto del braccio servisse a celar il difetto
nelle rappresentazioni.

— K. 4. Statua di Antinoo (del Belvedere), alta metri
1,95, marmo pario.

Visconti, 1, tav. 7; Miiller Wieseler, IT, tav.
28-307 : Brami, p. 300 ; Miiller, Handbuch, pag. 310;
Dietrichson n. 16; Friederichs Wolters, n. 1218;
Helbig, 1, n. 142 ; Amelung, II, Belvedere, p. 132 sg. 1

Riparliamo di questa opera, per quanto hi que-
stione ne sia oramai risolta, perchè ciò sarà di utilità
nell'esame critico che segue al catalogo.

L'Amelung chiarisce la derivazione di questa opera
da un tipo di Ermes creato nel 4° secolo, e attribuito
a Prassitele ; altre opere simili ci sono note.

In telline di esse (ved. VErmes d'Andros, Brunii
Bruckmann, n. 18) s'aggiunge un'espressione di
passionata tristezza, che l'A. attribuisce al dover
servire di ornamento per tombe.

E appunto all'Ermes di Andros si allaccia la
nostra opera, con coincidenza nello schema del corpo,
e nelle particolarità più minute (basta confrontare
il disegno delle ciocche che spiovono sulla fronte
e sull'orecchio sinistro); mentre nulla ha di comune
con alcuna delle opere di Antinoo ; solo una gros-

solana osservazione può confondere la spirituale tri-
stezza dell'opera greca, coi toni forti e cupi che gra-
vano sui volti del Bitinio.

N. 5. Statua Dionisiaca con testa di Antinoo
(cortile del Belvedere), alta m. 1,93.

Gerhard-Platner, p. 132, n. 30; Amelung, I, Belve-
dere, n. 102.

Corpo dionisiaco, risalente a tipo del 4° secolo ;
non ha nulla a che fare col capo.

Capo privo di espressione, coi lineamenti slegati.
Capelli assai lunghi, costretti da una benda da cui
escono in larghe treccie, incorniciando il volto ; rac-
colti da prima in piccoli festoni intersecati da nodi
succinti, risalendo dietro le orecchie e ricadendo
sulla nuca in grossa treccia tronca, che forse prose-
guiva sul dorso ; esecuzione fiacca e meschina.

L'Amelung ricorda una testina di statua infantile
(Atti Acc. Pont. Arck, 1905, p. 145, tavv. 1 e 2).
Pupille e sopracciglia indicate. Nessuna traccia di
restauro. Guasto dalle intemperie.

N. 6. Testa di Antinoo (Museo Chiaramonti), alta
m. 0,56.

Gerhard-Platner, p. 113, n. 895; Amelung, I, M.
Chiar., n. 625.

Lavoro grezzo e convenzionale, dal tratto pesante
e corporeo, specie nella chioma. Sguardo freddo e
incerto, negli occhi dalle sopracciglia e pupille in-
dicate.

Quasi totalmente rifatto ; sono di restauro alcuni
riccioli, tutto il volto dagli occhi in giù, la parte
anteriore del collo coll'attacco al petto, il piedestallo,
e altri frammenti; il lavoro della chioma, assai si-
mile, per quanto inferiore, a quello del n. 4, ci testi-
monia che i frammenti antichi appartenevano a un
busto di Antinoo.

La parte alta del capo è sgrossata, come per ap-
porvi un oggetto circolare, assai probabilmente un
berretto frigio ; allora Antinoo vi sarebbe stato rap-
presentato come divinizzato in Attis o Ganimede.

— N. 7. Statua giovanile con testa di Antinoo (Museo
Chiaramonti), alta 0,67.

Gerhard-Platner, p. 80, n. 644 ; Amelung. I,
M. Chiar., n. 646.
 
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