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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Marconi, Pirro: Antinoo: saggio sull'arte dell'età adrianea
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0095

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antinoo

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si dice, lasciato di scarpello ; si ha la sensazione che
sia opera non completa, anche per il resto del puntello
sulla spalla, che, lasciato probabilmente durante il
lavoro per sostenere la tenia del tirso, non venne
più tolto. Manca la punta del naso ; le braccia sono
tronche ; la parte virile è stata spezzata.

11 corpo s'appoggia a un tronco avvinto di tralci
di vile: sul plinto c'è una porzione di bastone, che
si integra in un lungo tirso, che il braccio sinistro
reggeva ; quindi Antinoo era raffigurato sotto sem-
bianze Dionisiache.

Arco di Costantino.

N. 29-30-31. Figurazioni di Antinoo nei medaglioni.

Reifferscheid, Ròm. Mitth., 1886, p. 225; Friede-
richs, 1937 e 1938; Dietrichson, p. 173; Petersen,
Ròm. Mitth., 1889, p. 314; id., ibid., 1890, p. 73; id.,
Neue Jahrbuch f. d. Klass. Altertum. XVII, 1906,
p. 522; id., Antike Denkmàler, 1896, tavv. 42 e 43;
Brunn Bruekmann, tavv. 555 - 565 ; Stuart Jones,
Papers of Br. Sch., Ili, 1906, p. 229 ; Strong, Roman
Sculpt. V, p. 131 ; Sieveking, Ròm. Mitth., 1907,
p. 345; Sai. Reinach, Rép. d. rei., I, 238 e 250;
id., Rev. areh. 1910, p. 118, tav. XVII; Bieber, Ròm.
Mitth.-, 1911, p. 215; Bulle, Jahrbuch, 1919.

Questa, dell'epoca e del significato dei tondi del-
l'arco di Costantino, è certo una delle questioni più
discusse e ricercate che l'arte romana ci presenta. Ma
solo negli ultimi 20 anni si affermò e stabilì la cer-
tezza che essi fossero provenienti da un monumento
eretto durante l'impero di Adriano e in suo onore.
Non ripeteremo le fasi della questione, ed i vari
argomenti addotti ; cercheremo solamente di rias-
sumere le ragioni per cui la soluzione si affermò.
E forse le possiamo raccogliere in tre categorie, bre-
vemente così esponendole :

a) Soggetto dei rilievi. La passione di Adriano
per la caccia ci è stata tramandata dagli storici ;
sappiamo che uccise un cinghiale (Dione, X, 3),
degli orsi in Misia (Dione, X, 2), dei leoni in Libia
(Ateneo, XV, 677); dal ricordo delle sue caccie prese
il nome la città di Adrianotlierae ; quanto alle offerte
sacrificali, abbiamo un epigramma greco, opera dello
stesso imperatore, in cui le spoglie di un orso da lui
ucciso sono offerte ad Apollo. Ora sono precisamente

Monumenti Antichi — Vol. XXIX.

un leone, un orso ed un cinghiale che nei rilievi ap-
paiono cacciati dagli imperiali cacciatori, e sono le
speglie di un orso che si offrono al simulacro divino.

b) Tecnica dei rilievi. Da osservazioni dirette
e dall'esame delle ottime fotografie delle teste ripor-
tate dal Reinach (loc. cit.) riscontriamo alcune parti-
colarità tecniche che si affermarono nell'arte del
periodo Adrianeo e che quasi sempre nelle altre opere
rilevammo : sopracciglia segnate (nelle teste n. 1,11 a,
11/;, 16, 30 del Reinach); pupille e iridi indicate
(nelle teste n. 3, 5, 8, 9, 10, 11 ecc.); e il tratto delle
carni levigato e spianato pure in saliente finezza
di esecuzione tecnica e concezione plastica; elementi
questi che ci vietano di scendere, nella datazione, oltre
la metà del 2° sesolo d. Cr.

e) Presenza d'Antinoo nelle figurazioni. È il
punto più discusso ed essenziale, perchè l'accettarlo
porta di conseguenza la soluzione del dibattito, asse-
gnando alle opere una data precisa, ed è d'altro
canto l'ostacolo più grave per l'attribuzione ad altre
epoche.

Gli autori, che sono contrari ad assegnare questi
tondi al periodo Adrianeo, o rifiutano a priori di rico-
noscervi raffigurato Antinoo, negando l'evidenza, o
cercano d'uscirne pensando'ad un tipo ideale di paggio
diffuso nell'inizio del 2° secolo av. Cr., o ammettono
una somiglianza generica, tale però da non condurre
necessariamente alla deduzione di una effettiva pre-
senza del Bitinio nelle scene.

Ma una somiglianza o si afferma o si nega: chi l'af-
ferma, già preclude alle opere data anteriore all'Adria-
nea : quindi, sono o contemporanee o posteriori :
nessuno, pei dati tecnici, può affermarle posteriori ;
quindi concidono coll'età Adrianea, e allora nessuna
ragione v'è di non cambiare somiglianza in identità ;
perchè nulla autorizza e conforta l'ipotesi d'un tipo
ideale di paggio, dato che questa sarebbe la prima
opera in cui lo riscontriamo.

Resta unica soluzione, per arrivare a una data
antecedente ad Adriano, il negare ogni somiglianza:
e questo è negare l'evidenza.

Qualunque delle fotografie presentate dagli au-
tori citati permette riconoscerlo : forti della nostra
esperienza, vogliamo fissare quali sono per noi le
imagini d'Antinoo nei tondi in parola, servendoci
dei calchi presentati nelle illustrazioni allo studio del

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