Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

DOI Artikel:
Marconi, Pirro: Antinoo: saggio sull'arte dell'età adrianea
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0135

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
257

AXTIXOO

Ma ancora un'altra osservazione: dai lineamenti
di questo busto esce una espressione molto giovanile
— anzi, quasi infantile — in certo segno delle labbra,
in certa istintività, senza coscienza, nella malizia.

Ora questi dati, la giova.nilità dell'espressione,
il modo d'arte, Io stile appartenente alla corrente
puramente ritrattistica dell'arte del tempo, l'as-
senza assoluta dell'elaborazione idealistica verso un
determinato tipo dell'arte antecedente, l'evidenza
espressiva nel senso veristico, ci danno la certezza
(da porre come dato fondamentale nella nostra trat-
tazione) che quest'opera sia stata eseguita sul mo-
dello, ad vivum, da qualche artista della corte Adria-
nea, colpito dalla singoiar bellezza din giovinetto
Bitinio ; e certo senza prevedere la fortuna che in
seguito il suo modello avrebbe incontrato dopo la
sua singolare fine, e che quest'opera sarebbe stata
in seguito conservata e tenuta come cosa cara da
Adriano, nella sua villa a pie' dei colli di Tivoli.

Descrivendo questo busto abbiamo già delineato
la serie dei tratti di cui riconosciamo L'esigenza, che
formano la necessità naturale del volto di Antinoo,
che ritroveremo tutti nelle altre opere in varie espres-
sioni, in diverse rielaborazioni.

Sempre rimarranno quei tratti, e salienti, dell'ab-
bondante chioma, della fronte bassa, della linea delle
sopracciglia, netta e marcata, con andamento quasi
rettilineo ; del naso grosso e robusto ; della bocca tu-
mida, e sporgente ; e delle linee delle guance e del
mento, liscie e rotonde, senza salienti e pieghe.

Vedremo, nell'esame delle varie opere, come a lievi
alterazioni e variazioni di proporzione siano affidate
le varie espressioni che cercheremo di rilevare.

CAPITOLO Vili.

Cercheremo ora, dopo queste premesse, di indi-
viduare i tipi del volto di Antinoo.

Non v'ha nulla tanto dissimile, quanto l'arte elle-
nistica e l'adrianea, pur essendo eguale il carattere
fondamentale, il verismo, che s'esprime però in campi
opposti. E mentre si potrebbe pensare che, data
l'intensità del sentimento da manifestare, gli artisti
di Antinoo cercassero ispirazione tra i modèlli del-
l'ellenismo, nulla è piti lontano dai volti passionati
dell'arte asiatica quanto quelli ben lisciati ed eguali

Monumenti Antichi — Vol. XXIX.

che i nostri artisti produssero; Già sufficientemente chia-
rimmo l'opposizione dell'arte Prassitelica colla nostra.

E risaliamo all'arte del V secolo.

Già da questa vedemmo passate ai busti la dispo-
sizione della parte superiore del corpo e della testa :
ma altri elementi vi sono : e consideriamo la chioma.

Questa non è eguale in tutte le nostre opere, ma
segna uno sviluppo, che. partendo da un punto che
dev'esser l'iniziale dato ritrattistico, arriva a detcr-
minati stati di cui vedremo ora la direttiva.

Nelle opere più vicine al ritratto i capelli hanno
saliente dato l'ormale: folli e prolissi, dal sommo
•del capo son condotti sulla fronte, sulle orecchie e sul
■collo ; da prima lisci e modestamente indicati a. linee
divergenti, man mano che s'avvicinano al volto e al
collo si movimentano e frammentano ; il disegno dei
riccioli si precisa, essi diventano pieni e sostanziosi,
fino a giungere, al termine, ad una totale individua-
zione, ciascuno ad andamento indipendente (v. busto
Sala Rotonda, busti della serie e statue analoghe,
Napoli, Eleusi cte.)

Questo tratto accurato ed irreale della chioma
noi lo conosciamo già ; ed è nell'arte dell'arcaismo
maturo, tanto argivo quanto attico, che dobbiamo
andarlo a ricercare.

Occorrono esempi? Dalla testina dell'efebo inondo
al capo d'Armodio i2), all'atleta di Ligurie (3), allo
atleta di Stefanos (4), all'Apollo d'Olimpia, (;"'), in
tutti questi esempì, posti in progressivo sviluppo,
è il medesimo tipo di chioma, caratterizzata da pre-
cisione somma di tecnica in irrealtà di concezione
estetica ; sul sommo del capo, i singoli capelli sono
condotti, segnati con accuratezza e con superficie li-
scia, fino alla fronte od al collo, dove si gonfiano
ed arrotondano o in bande rotonde, o in catena di
lumachelle limitanti fronte, tempie ed orecchie (6J.

Abbiamo quindi corrispondenza t'ormale, in diver-
sità di espressione plastica: e corrispondenza piena
ritroveremo, quando esamineremo l'espressione tec-

(!) Athen. Mittheil, XII. pp. 266, 374.

(2) Jahrhueh, 1887, fcav. 10, ti. 2.

(3) Furtwiingler, 56° Winck. Pr., tavole.
(*) Ducati, op. cit., p. 297.

(6) Winter, op. ci.t, p. 242, ti. 3

(8) Questa precisione e accuratezza nelle teste arcaiche
è rilevata eoa.chiarezza da Kekulé, in Annuii, 1870, p. 263,
illustrando la-testa d'Apollo in Món. delPlnsi., voi. XI, tav. 18.

17
 
Annotationen