i,A GROTTA DELLE FELCI A CAPRI
360
Sul corpo, addossato alle l'asce rossiccie predette
e corrente anche lungo l'orlo del vaso, sta un riquadro
formato da due linee sottili brune racchiudenti una
serie di piccoli punti. Questo riquadro contiene ret-
tangoli scompartiti in due triangoli, l'uno dei quali
è liscio, l'altro riempito di linee parallele.
Talvolta la fascia verticale rossiccia scendente
dall'orlo comprende anche l'ansa, oppure questa è, alla
sua base, incorniciata da sottili linee brune ; in altri
casi l'ansa, ed un campo circolare attorno ad essa,
passano alle anse a maniglia, col listello cilindroide
nelle tazze, e vengono allora impostate allo svolto
del l'ondo.
Le anse delle tazze possono essere ad anello semplice
oppure sormontato da un aculeo più o meno lungo.
Questo vertice assume aspetti diversi: ora si assotti-
glia come un aculeo, ora si fa alquanto massiccio
e cilindrico oppure si espande alquanto.
Talora il vertice è sormontato da un'appendice bi-
loba: ciascun lobo è decorato, sulla faccia esterna, di
Fio. 29.
sono tinti di rossiccio, indipendentemente dalla fascia
rossiccia verticale.
Le più comuni forme dei vasi della ceramica gial-
lognola si riducono a tre :
la ciotola a calotta con ansette a ponte, verticali ;
la tazza o poculo di varia grandezza, col fondo
emisferico e il corpo alto, cilindrico o lievemente
conico, con l'orlo liscio ;
il vaso globale o fiasco in cui il ventre roton-
deggiante è perfettamente distinto dal collo cilindrico
che vi si innesta. Questo ha ansette piccolissime (4)
poste sùbito sotto la bocca.
Si lianno anche piedi o becchi di vasi dipinti die
sembrano spettare ad un'altra varietà di olla.
Degna del maggior rilievo è la forma delle anse
della ceramica figulina.
Sono anse ad anello verticale, talora piccole molto
e schiacciate nei vasi globari, dove sono inserite su-
bito sotto l'orlo ; anse ad anello orizzontale, che
una borchia o bottone. La più singolare è una grossa
ansa, lunga una dozzina di centimetri, biloba, con
due borchiette sotto i lobi, e altre due borchie sopra
i lobi (!).
Queste fogge sono alquanto nuove nella nostra
vasaria : ma in qualcuna di esse si può forse vedere
un primo tentativo delle anse con appendice cilindro-
retta o ad ascia che dovevano meglio caratterizzarsi
nell'età enea.
Ai caratteri generali della ceramica, faccio seguire
la descrizione specifica di alcuni esemplari.
a) Grande coppa a calotta, con alte pareti, e tre
anse ad anello verticale. È di argilla giallo-chiara, che
non sembra dipinta: è alta contini. 18 (fìg. 29).
Si hanno due altri esemplari un po' minori, ma di
identica forma, uno dei quali (spezzato) è dipinto con
(!) Guida del Museo di Ancona fig. a pàg. 410.
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Sul corpo, addossato alle l'asce rossiccie predette
e corrente anche lungo l'orlo del vaso, sta un riquadro
formato da due linee sottili brune racchiudenti una
serie di piccoli punti. Questo riquadro contiene ret-
tangoli scompartiti in due triangoli, l'uno dei quali
è liscio, l'altro riempito di linee parallele.
Talvolta la fascia verticale rossiccia scendente
dall'orlo comprende anche l'ansa, oppure questa è, alla
sua base, incorniciata da sottili linee brune ; in altri
casi l'ansa, ed un campo circolare attorno ad essa,
passano alle anse a maniglia, col listello cilindroide
nelle tazze, e vengono allora impostate allo svolto
del l'ondo.
Le anse delle tazze possono essere ad anello semplice
oppure sormontato da un aculeo più o meno lungo.
Questo vertice assume aspetti diversi: ora si assotti-
glia come un aculeo, ora si fa alquanto massiccio
e cilindrico oppure si espande alquanto.
Talora il vertice è sormontato da un'appendice bi-
loba: ciascun lobo è decorato, sulla faccia esterna, di
Fio. 29.
sono tinti di rossiccio, indipendentemente dalla fascia
rossiccia verticale.
Le più comuni forme dei vasi della ceramica gial-
lognola si riducono a tre :
la ciotola a calotta con ansette a ponte, verticali ;
la tazza o poculo di varia grandezza, col fondo
emisferico e il corpo alto, cilindrico o lievemente
conico, con l'orlo liscio ;
il vaso globale o fiasco in cui il ventre roton-
deggiante è perfettamente distinto dal collo cilindrico
che vi si innesta. Questo ha ansette piccolissime (4)
poste sùbito sotto la bocca.
Si lianno anche piedi o becchi di vasi dipinti die
sembrano spettare ad un'altra varietà di olla.
Degna del maggior rilievo è la forma delle anse
della ceramica figulina.
Sono anse ad anello verticale, talora piccole molto
e schiacciate nei vasi globari, dove sono inserite su-
bito sotto l'orlo ; anse ad anello orizzontale, che
una borchia o bottone. La più singolare è una grossa
ansa, lunga una dozzina di centimetri, biloba, con
due borchiette sotto i lobi, e altre due borchie sopra
i lobi (!).
Queste fogge sono alquanto nuove nella nostra
vasaria : ma in qualcuna di esse si può forse vedere
un primo tentativo delle anse con appendice cilindro-
retta o ad ascia che dovevano meglio caratterizzarsi
nell'età enea.
Ai caratteri generali della ceramica, faccio seguire
la descrizione specifica di alcuni esemplari.
a) Grande coppa a calotta, con alte pareti, e tre
anse ad anello verticale. È di argilla giallo-chiara, che
non sembra dipinta: è alta contini. 18 (fìg. 29).
Si hanno due altri esemplari un po' minori, ma di
identica forma, uno dei quali (spezzato) è dipinto con
(!) Guida del Museo di Ancona fig. a pàg. 410.