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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Ugolini, Luigi M.: La Panighina: fonte sacra preistorica
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0283

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521

LA fANtGHINA

522

Il listello, come si può osservare dalle sezioni
26 A -26 F, s'imposta in differenti luoghi, a seconda
della forma avuta dai boccali.

Se la forma del vaso è simile a quella del vaso
sezione 26 B, l'impostazione superiore avviene poco
più su di metà collo, l'inferiore sulla spalla del vaso.
Quindi lo sviluppo non è grande, per la poca distanza
che corre tra un attacco a l'altro.

Nei vasi a doppio tronco di cono, o con forma
simile a questa ('se/.. 26 I). 26 E, 26 K), il listello
superiormente nasce in prossimità dell'orlo, si svi-
luppa mantenendosi con l'apice ad un'altezza di poco
superiore all'orifizio stesso del vaso, e poi va ad im-
postarsi sulla carena.

I boccali sez. 26 A e se/,. 26 (' hanno una par-
ticolarità nell'attacco superiore per cui si scostano
da entrambi i modi sopra esaminati. Hanno le anse
non composte di un listello di creta fissato a due punti
del vaso, ma invece formate come da un lembo di
parete dell'orlo che si innalza di qualche centimetro
e poi si ripiega indietro per raggiungere il ventre,
(piasi a raccordo fra le due parti. Queste anse non
rivestono un carattere, direi quasi, posticcio, ma in-
vece sono ben fuse col vaso.

A seconda poi che varia il luogo di attacco,
cambia anche il modo con cui questo avviene.

Così, se l'ansa s'imposta a metà collo, l'attacco
è semplice o rinforzato lateralmente da propaggini
che (nel caso, per esempio, del boccale tav. Ili, 2 e
sez. 26 B), continuando gli orli del listello, assumono
la l'orma di cornetti rilevati.

L'impostazione superiore è pure semplice se lo-
calizzata immediatamente sotto l'orlo ; questo però
viene notevolmente rinforzato da inspessimento delle
pareti per renderlo più resistente.

II boccale sez. 26 A e tav. Ili, I è interessante pel-
le varie particolarità che presenta la sua ansa la quale,
prima che la porzione di collo del vaso divenga il li-
stello del manico, forma un piccolo dente ornamen-
tale sullo spessore della parete. Poi comincia il ma-
nico vero e proprio. Esso è provveduto di alti bordi
che terminano nell'attacco inferiore in due apici a forma
di cornetti un po' rilevati sulla superficie del vaso.

Le altre impostazioni sul ventre o sono come
questa descritta, munite cioè di apici a cornetti, op-
pure sono semplici.

Monumenti Axtiohi — Voi, XXIX,

11 frammento fig. 27 (Boi.) presenta un foro di pic-
cole dimensioni, posto in prossimità dell'orlo, costruito
evidentemente dopo la cottura del vaso, con uno stru-
mento puntuto che ha dato al foro un aspetto imbu-
tiforme. Poiché tale frammento apparteneva senza
dubbio ad un vaso a boccale (simile a quello della
sez. 26 A) e quindi doveva essere munito di manico
grande a nastro, credo si debba ritenere che tale foro
sia di rabbercio. Forse può aver servito anche al

Fig. 27 -

(Dalla scoperta casuale del 1002).

passaggio di una funicella che, fissata ugualmente
nella parete opposta del vaso, poteva aver l'ufficio
di manico : ma anche in questo caso il l'oro è po-
steriore alla costruzione del vaso e fatto dopo la
rottura della vera ansa.

Fondi. 1 fondi pure meritano attenzione. Tutti
sono semplici, cioè senza piede (cfr. sez. 26 (ì -N).

Nei vasi a doppio tronco di cono riuniti nella,
circonferenza maggiore, serve di fondo una delle due
circonferenze minori che viene chiusa, da una, pa-
role avente uno spessore uguale a, quella del vaso
(sez. 62 D e M).

Nei vasi a boccale, col corpo o cipolliforme o
tendente alla forma sferica, i fondi furono ottenuti
imprimendo una leggiera schiacciatura alla parte più
bassa del corpo del vaso (sez. A-C e G-I). Si ebbe
cosi un piano di posa sovente tanto malcurato, che
il vaso non può nemmeno reggersi in piedi con sta-
bile posizione d'equilibrio (cfr. specialmente sez. 26 111.'

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