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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Ugolini, Luigi M.: La Panighina: fonte sacra preistorica
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0291

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LA IWNICHI.W

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pio (ronco di cono (sez. 26 D), abbiamo il boccale
sez. 20 A, clic si aIli)ti 1 ana (lall'una sagoma o dall'al-
tra perii sorgere dell'ansa dall'orlo stesso.

Il boccale della sez. 26 C potrebbe essere avvici-
nalo a ([nello della sez. 26 B, specialmente per il collo
diritto. Senonchè questo è assai più largo; il corpo
del vaso è piuttosto sferoidale, e l'ansa si sopraeleva
dall'orlo come nella sez. 26 A.

Certamente deriva dal boccale a doppio tronco di
cono sez. 26 D, quello sez. 26 E. Identica è pure l'im-
postazione dell'ansa. Però vi si nota minor acutezza
di carena ed anche un differente andamento delle
pareti del tronco di cono superiore, le quali sono leg-
germente convesse in confronto alle inferiori che sono
concave.

Accentuandosi tali particolari differenze, si passa
al boccale della tav. 111,3. Nelle grandi linee si pos-
sono scorgere anche qui i due tronchi di cono. Ma
l'inferiore, costituente il corpo del vaso, è assai piti
espanso e più basso del superiore che forma il
collo. Ne deriva una leggiera risega prodotta daI -
l'unire insieme le due circonferenze di diversa di-
mensione.

Questa risega, assai importante per le varie con-
siderazioni acni dà luogo, è ancor più accentuata nel
boccale sez. 26 F; soprattutto poi nel frammento
ftg. 22.

E dall'esame dello sagome dei boccali passiamo a
quello dei loro ornati.

La loro decorazione non è, invero, molto abbon-
dante; ed anche quando gli esemplari ne sono prov-
visti, essa vi trova scarso impiego.

Per di più, i motivi sono semplici, piuttosto primi-
tivi, ottenuti con povertà di mezzi, e mai con l'ac-
coppiamento di diversi tipi di ornato.

Però, nonostante ciò, i motivi sono varii e non si
ripetono.

Tale ornamentazione è ottenuta ora con impres-
sioni, generalmente puntolini o righe; ora con l'ag-
giunta di altra creta sulla parete del vaso, come i
bitorzoletti e i cornetti apicali delle anse; oppure pra-
ticando una specie di graffito. Mentre il primo tipo
di ornamentazione veniva eseguito quando la creta
era ancor molle, il terzo, invece, era operato quando
la creta aveva già subito un notevole indurimento, se
non una cottura vera e propria.

Monumenti Antichi — Yol. XXIX.

1 puntolini poi, se. come pare, erano riempiti di
materia bianca, originavano un contrasto policromo,
vivace, che poteva piacere.

Ma questi motivi ornamentali ora sono semplice-
mente decorativi (per esempio l'ornato del boccale
tav. Ili, 1 e sez. 20 A; il festone di linee curve del
Erammento fìg. 30, le bugnette ecc.). ora invece
hanno uno scopo di utilità pratica e sono stretta-
mente fusi con il particolare ricoperto dall'ornamento
stesso.

Per questo secondo caso alludo a quei motivi or-
namentali che hanno lo scopo di nascondere le traccie
della lavorazione, quali, a ino' d'esempio, la riga oriz-
zontale scanalata del boccale fìg. 20; la riga di pun-
tolini impressi del boccale tav. 111,4; ecc. Con questo
decorazioni, situate proprio sulla carena acuta di
vasi a doppio tronco di cono, il figlilo intese nascon-
dere le traccie della congiunzione delle basi dei due
tronchi di cono. Così pure gli apici sull'orlo del boc-
cale tav. Ili, 1 bellamente celano la trasformazione
dell'orlo in listello dell'ansa.

Tale genere di decorazione, che dirò tettonico, può
avere avuto anche lo scopo di rinforzare una parie
debole del recipiente, con un motivo che. anziché ren-
derla rozza, le conferisce grazia. Osserviamo ciò in-
fatti nei listelli che hanno margini un po' rialzati op-
pure cordoni rilevati. Tali rinforzi del listello a grande
sviluppo, si presentano in maniera tale che possono
assumere l'aspetto di decorazioni, senza bisogno di
inspessire troppo il listello stesso.

E sempre nelle anse a nastro a grande sviluppo si
osserva che il listello, in prossimità degli attacchi,
si allarga poco e semplicemente; altre volte l'allar-
gamento si trasforma in vere e proprie appendici
che continuano la curva dei margini del listello come
nel boccale tav. Ili, 1 ; infine le appendici subiscono
una maggiore trasformazione e diventano cornetti
non molti rilevati ma piuttosto lunghi (tav. Ili, 2).

Quindi tali appendici o cornetti apicali degli at-
tacchi del listello hanno scopo pratico e decorativo
nello stesso tempo.

Finalmente, quale ultimo genere di ornamentazione,
ricorderò due motivi decorativi che ci danno quasi
l'impressione di ornati geometrici. Ricordo il boccale
tav. Ili, 1 che ha una fascia ornamentale composta
di una serie di rettangoli di puntolini, ed il frani-

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