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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Anti, Carlo: Esplorazioni archeologiche nella Licia e nella Panfilia
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0355
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650

ESPLORAZIONI ARCHEOLOGICHE NELLA LICIA È NELLA PANFILIA

660

maro panfilico con poderosi contrafforti variamente in-
tersecati da valli, dall'altra è limitata da due grandi
vallate: dell'Alaghyr Ciai, più vasta, sfociante a sud
nel golfo di Finneca, e del Ciandyr Ciai, più piccola,
defluente a nord verso Adalia, le quali costituiscono
una profonda piega del terreno con andamento all'in-
circa nord-sud, esattamente parallela alla costa del mare
panfilico. Le due valli si toccano nell'ampio e comodo
valico di Giok Derè ad una altitudine di circa 1300
metri, dove si attestano anche lo minori valli della
Goinùk Boghazè e della Aidin Derè. Per questa como-
dità di valico le valli dell'Alaghyr e del Ciandyr costi-
tuiscono la massima linea di comunicazione terrestre
Ira la Licia meridionale e la Panfilia (fig. 2).

La catena montagnosa compresa fra esse e il mare
precipita piuttosto rapidamente verso quelle due valli,
mentre, come si è già detto, degrada verso il mare con
andamento piii vario e con sviluppi plastici più ricchi.
Inoltre le creste principali, come quelle del Gùnghjor-
mez, del Cara Dagli, dell'Ovagik Dagli e dell*Aidoghdò
Jacasè, sono delle vere scogliere inaccessibili che divi-
dono nettamente i due versanti, così che una comoda
comunicazione fra di essi si ha solo al passo già ricor-
dato di Giok Derè, punto di grande importanza perchè
comanda le provenienze di ben quattro vallate : quelle
del Ciandyr, dell'Alaghyr, della Goinùk Boghazè e del
KemerCiai. Data questa configurazione, la zona prospi-
ciente il mare panfilico, meno la zona montuosa circo-
stante al passo di Giok Derè, ha carattere di quasi as-
soluta indipendenza dal retroterra ed è suddivisa come
in tanti cantoni corrispondenti alle singole vallate, cia-
scuna delle quali fa o meglio faceva capo a un proprio
centro marittimo : il Derè Ciai sboccante a Girali, l'an-
tico Olympos, il Givecli Ciai che raggiunge il mare a
Tekir Ovà, presso l'antica Faselide, e il Kemer Ciai sfo-
ciante presso Aveva, forse l'antica Idyros (»).

Queste circostanze geografiche spiegano molti punti
della storia di questo territorio : i pochi centri impor-
tanti e il loro carattere quasi esclusivamente marinaro ;
l'esser quivi sopravvissute, fino a tarda epoca storica,
proprio come accantonate, popolazioni vetustissime
quali i Solimi ; il variare dell'attribuzione, ora alla

(') Questo carattere cantonale della Licia verso il golfo
di Adalia è stato rilevato recentissimamente anche da H. A.
Ormerods in Journ. Rom. St. XII (1922), p. 41, specialmente
in nota.

Licia, ora alla Panfilia, di uno o più di questi cantoni.
Come unità geografico-ccononiiche e, almeno in parte,
forse anche come unità etniche indipendenti, potevano
gravitare verso l'uno o l'altro dei due maggiori aggre-
gati vicini, secondo il variare delle fortune di questi.

*

* *

Questa zona non è sconosciuta alle esplorazioni
archeologiche.

Numerosi furono gli studiosi che fin dall'inizio delle
esplorazioni moderne visitarono ivarii punti della costa
e soprattutto il sito di Faselide, che più di ogni altro
ha attirato gli studiosi per la grandiosità delle rovine.

Meno frequenti furono le ricognizioni nell'interno.
Augusto Schoenborn (1841-4842) percorse buon tratto
della zona, e precisamente, per quanto ci interessa, il
versante sin. dell'alto Ciandyr e il destro del basso ;
ma purtroppo gran parte delle sue memorie rimase ine-
dita e se i risultati epigrafici furono parzialmente accolti
nel CI. G. (J), quelli topografici sono quasi ignoti (*).

L'Hoskyn, lo Spràtt e il Forbes (3), nel 1841-1842,
percorsero la cornice fra Adalia e Kemer, la strada in-
terna fra Kemer e Tekir Ovà, il corso inferiore del
Givecli Ciai e gran parte dell'Ulubunar Su, fino a Cirali.
Inoltre risalirono la Aidin Derè da Kemer diretti a
Cosarasi, lasciando da parte il Cavagh Dagh (4).

Il Benndorf (5) nel 1882 percorse i due versanti della
valle del Ciandyr: il destro, da solo, lungo la direttiva
Ciandyr Assar-Cinargiyk-Filara-Koristan-Hausdòno-
Cosarasi ; il sinistro con il Memann passando per il Ca-
rabel (la presunta Mannara), Ciandyr e poi nell'alta
valle dell'Alaghyr Ciai (6).

L'Heberdèy nel 1896, provenendo dalla baia di

(*) C. I. Gr. Ili, pag. 163 e segg.

(2) Vedi tuttavia la monografìa di A. Schoenborn; Der
Ziuj Alexanders durch Lykien, Posen 1848; H. Kiepert, Lykia,
Erlàuterungen zu der dem WerJce « Reisen in Lykien und Ka-
rien » von 0. lì. und 67. N. heìgpfiigten Spezialkarte, Wien
1884, pag. 10 e seg. ; e le opere citate ibid. alla pag. 11, nota G.
Per l'itinerario dello Sch. vedi l'apposita cartina del_Kiepert,
in Benndorf-Niemanr, Das Heroon von GjBlbaschi-Trysa, Wien
1881), fig. 4, pag. 7.

(3) Spratt-Forbes-Daniell, Traoels in Lycia, Mylias and
the Cibyraiis, 1842.

(4) Vedi F itinerario tratteggiato nella carta del Kiepert
ricordata alla nota 2.

(5) O. Bennodorf G. Niemann, Reisen in Lykien und Ka-
rien, Wien 1884.

(8) Vedi carta citata alla nota 2.
 
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