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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Anti, Carlo: Esplorazioni archeologiche nella Licia e nella Panfilia
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0364

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677

ESPLORAZIONI ARCHEOLOGICHE NELLA LICIA E NELLA PANFILIA

678

Notevole il più alto dei due, il quale mostra la parte
inferiore del muro a grandi blocchi lavorati con ac-
curata tecnica poligonale, mentre la superiore è fatta
dei soliti blocchi subquadrangolari (fìg. 6, e).

La semplicità del tipo struttivo, la vicinanza delle
costruzioni fra di loro, la presenza di porte e finestre
accoppiate fanno riconoscere, in questi edifici, delle
abitazioni private.

per 4,00; quella di Sura m. 6,42 per 11,00, molto
vicina dunque all'esempio del Cavagh Dagh da noi
descritto. Le case di Aidlè avevano cerio un secondo
piano in muro con scala in legno ; qui al Cavagh Dagli
non vi sono tracce visibili di secondo piano, ma è
quasi certo che esisteva e doveva essere tutto in legno
insieme colla scala. Il Benndorf giudica « tarde » le case
di Aidlè perchè a costruzione isodomica regolare. Le

Fig. 6. — Cavagh Dagh: pianta e particolari di abitazioni.

Edifici di questo genere scaglionati lungo il pendìo
in serie parallele sovrapposte, costituiscono infatti
la grande maggioranza delle rovine, ma le molte
frane e la vegetazione intricatissima ne rendono dif-
ficile l'esplorazione. In essi si alternano la tecnica
poligonale e quella subisodomica. In nessuno ho no-
tato tecniche più regolari o più progredite.

Il gruppo più notevole di costruzioni consimili
è stato segnalato presso Aidlè, l'antica Istladan, nella
regione di Myra^), e un bell'esempio è noto anche da
Sura(2). La pianta è sempre la stessa: evidentemente
si tratta di un tipo di casa tradizionale nella Licia.

Le proporzioni invece variano secondo le circo-
stanze : le case di Aidlè misurano in media m. 8,00

(') Benndorf-Nicmann, Reisen in Lylcien ani Karien,
Wien 1884, pag. 30.

(2) Petersen-von Luschan, Reisen in Lylcien etc. Wien
1889, pag. 43 e flgg. 33-34-35.

case del Cavagh Dagh, nelle quali la costruzione ve-
ramente isodomica non appare mai, mentre si trovano
esempi di tecnica poligonale, devono essere ritenute
alquanto più antiche : le più recenti sono forse quelle
con saggi poligonali, che per il confronto con le mura
di Pergamo possono essere riferite al III—II secolo
av. Cr. (»).

Giunti dove il sentiero comincia a salire piti rapi-
damente verso la vetta, sulla sinistra si vedono due

(') Oltre le mura di Pergamo, confronta quelle di Oino-
anda : Petersen-von Luschan, Reisen in Lylcien etc, Wien
1889, tavv. XXVI-XXVIII, che il Petersen riferisce al prin-
cipio del II sec. av. Cr. (ibid. pag. 177 seg.); quelle sicuramente
ellenistiche di Keramos nella Caria : G. Guidi, Viaggio di esplo-
rai, in Caria, I, in Ann. se. d'Atene, IV-V (1924), p. 386 sgg. e
figg. 45-50 ; quelle di Ekcilè : Paribeni-Romanelli, in il/o».
antichi dei Lincei, XXVI (1914) col. 236 e seg. e fig. 47 col.
S38. Incerta è l'età delle mura di Pydnai : Benndord-Nie- *
mann, op. cit. pag. 124 seg. e fig. 71 a pag. 118.
 
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