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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Anti, Carlo: Esplorazioni archeologiche nella Licia e nella Panfilia
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0369

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687

ESPLORAZIONI ARCHEOLOGICHE NELLA LICIA E NELLA PANFILIA

688

Sira (*) e quella ad arco di cerchio di Kecova (2).
Ambedue sono parte di un monumento funerario,
avendo esse alle spalle un sarcofago su apposito ba-
samento. L'uso prevalentemente funerario deir«?«Joa
in epoca ellenistica è testimoniato da ben noti esempi
pompeiani (3).

Non è da escludere del tutto e senz'altro che anche
la nostra esedra sia stata complemento di un monu-
mento funerario : il crepidoma su cui sorge si estende
alquanto alle spalle dell'esedra, così che vi è benissimo
il posto anche per un sarcofago.

A lato dell'esedra, fra questa e l'edificio rettango-
lare che fiancheggia il raòg, affiora un recinto in
blocchi bene squadrati, con andamento parallelo al
grande muro di sostegno sud-occidentale. Ho detto
« recinto » perchè non sembra che il filare di blocchi
ora visibile dovesse reggere una ulteriore costruzione,
dato che sul lato lungo, parallelo al muro di sostegno,
sono riconoscibili due incastri per stele votive. Non
è ingiustificata l'idea che qui si avesse un altare.

Più difficile è determinare lo scopo dell'edificio
rettangolare fiancheggiante il tempio. Esso misura
ni. 7 per 12, e fa certo parte integrante del tempio,
non solo per la positura, ma perchè esattamente al-
lineato con la fronte esterna di questo e perchè ha
comune con esso uno dei muri. Il suo angolo di nord-
ovest si appoggia alle rocce che strapiombano sulla
Gointìk Boghazè. Le mura, nelle quali non sono
riconoscibili aperture, sono conservate per m. 2,50.
L'interno è completamente colmato dalle rovine,
che per di più sono state del tutto velate dal deposito
secolare degli abeti. La solidità delle mura e la stretta
relazione con il tempio fanno pensare che potesse
servire di deposito al tesoro del tempio, così come
certi ornaD6So[ioi chiusi, in alcuni templi del tipo
greco classico. Presso l'edificio è un blocco cubico
di notevoli proporzioni, con una delle facce deco-
rata da uno scudo rotondo con grande umbone cen-
trale girato da un margine piatto. Questo blocco è
identico ai due segnalati più su (vedi col. 679). Con-
siderato il punto in cui giace, si può escludere pro-
venga da edifici soprastanti al ré/nsvog, ma deve ap-

(') Petersen-von Luschan, op. cit. fig. 36, pag. 44.

(2) Petersen-von Luschan, op. cit. pag. 28.

(3) Per esempio : Man, op. cit. tav. a pag. 426, figg. 253,
254 e pag. 428 n. 2, pag. 430 n. 4.

partenere aduno degli edifici esistenti in questo punto.
Date le proporzioni, mi pare si possa adattare solo
alla costruzione quadrangolare in parola, della quale
poteva costituire il coronamento. Uno dei blocchi
rotolati presso il sarcofago sembra che al di sopra del
clipeo conservi tracce di gocce di tipo dorico : si po-
trebbe quindi pensare ad un coronamento dorico nel-
l'alto dell'edificio, forse sul tipo di quello dell'Arsi-
noeion di Samotrace Esempi geograficamente più
vicini sono offerti dalla scena del teatro di Term.es-
sos (2), e dalla porta principale di Perge, nell'alto
delle torri rotonde che la fiancheggiano (3). Questo
secondo esempio, che è il più caratteristico, sembra
essere di epoca ellenistica ed è interessante anche
perchè serve a convalidare il carattere di forte costru-
zione a torre di questo elemento del tempio, carat-
tere che tuttavia era lecito dedurre dall'aspetto della
parte superstite.

Circa l'età dei varii edifici del rt'fxsvoc, già da
quanto si è detto risulta evidente che si ha a che
fare con costruzioni di epoca diversa. Il muro di so-
stegno appare come l'opera più antica e risalente ad
epoca notevolmente alta, anche se si vogliono ammet-
tere delle cause locali ritardataci. Il tempio vero e
proprio presenta pure caratteristiche molto primitive;
più evoluta è la tecnica dell'edificio dorico ; le basi
accennano almeno al sec. IV av. Cr., ma molto pro-
babilmente sono anche più recenti ; Vs^s'ÓQa è di
schietto tipo ellenistico.

Che l'insieme costituisca un xéfxsvog religioso non
vi è dubbio : lo dimostrano la grandiosità della co-
struzione, i monumenti onorarii, gli incastri per le
stele, la grotticella nel vano principale.

* *

Questo santuario, considerato nei suoi elementi
essenziali, è costituito da una larga gradinata che dà
accesso ad un vestibolo a corridoio, parallelo alla gra-
dinata, dal quale si accede infine all'ambiente prin-
cipale del santuario. Il tutto è fiancheggiato, su uno
dei lati, da una potente costruzione a forma quasi

(') Conze-Hauser-Niemann, Untersìichungen aiif Sanno-
thrake, Vien, T, 1875, pag. 50 ; II, 1880, pag. 25.

(2) Niemann-Petersen, Stàdte Pamphyliens und Pisidims,
Wien 1890, TI, fig. 53, pag. !)5.

(3) Niemann-Petersen, op. cit. I, figg. 47-48, pag. 60 seg.
 
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