Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 30.1925

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Ricerche su la topografia di cartagine punica
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.12552#0016

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
RICERCHI- SU LA TOPOGRAFIA DI CARTAGINE PUNICA

12

dunque ricercarsi al di fuori, benché nelle adiacenze di
quest'area.

Gli scrittori arabi, i quali ebbero occasione di far ac-
cenno a Cartagine lo stesso Ibn Kaldun, si riferirono
normalmente alla zona di maggiore monumentalità nella
• penisola, l'area cioè che dall'attuale Bordj Djedid giunge
fino al Kram e dalla collina di S. Luigi al mare; le
notizie che essi riportano sono dunque per il momento
indifferenti nella determinazione dell'area in cui fiorì la
colonia punica.

I primi studiosi, consci della necessità di distin-
guere le questioni topografiche inerenti alle due colonie
la romana e la punica, sistemarono quest'ultima a nord
della colonia romana tra il Gebel Kawi, il C. Gamart
e la Sukra.

Shaw W guidato dalle esigenze di un porto in questi
paraggi e da una sua interpretazione di Appiano, collocò
i due porti di Cartagine, quello di guerra e l'altro
commerciale, nella estremità orientale della Sukra, adia-
centemente ai pendii del capo Gamart, in luoghi ora
interrati dalle alluvioni della Mejerda. Siffatta determi-
nazione, la quale pareva tener conto e delle esigenze

Fig. i.

tecniche e dei dati storici su i rapporti topici tra le
due colonie, la cartaginese e la romana, fu abbracciata
da Estrup, da Carlo Ritter, fig. i, dallo Spruner ho
saputo poi che di recente essa è stata riesumata a

(1) El Bekri, [1082 d. C] trad. Siane, p. 105; Edrisi [1154
d. C] trad. Iaubert., nel Journal asialique, I, p. 375.

(2) Shaw, Travels and ObsetvaHons relating to general porls
of Barbaty, 1738, p. 151.

(5) estrup, Lineae topographicae Cartilagini* nella Miscellanea
Havnensis Iheol. et hist. argumenì., Il (1821) p. 1 e seg. ; Ritter,
Erdkundc, I, p. 916 e seg. ; Spruner, Atlas Antiquus (1885) tab. XXI.
Il primo seguace di Shaw fu Belidor, Architecture hydraulique,
IV, P. 37.

Tunisi da un giovane archeologo francese in una con-
ferenza tenuta nel dicembre 1923, quando io già era
partito dalla Tunisia.

Gli scrittori citati, pur convenendo nella ubicazione
dei porti, erano rimasti incerti su quella dell'abitato e
della cittadella = Byrsa. Shaw alluse vagamente alla
collina di Bordj Djedid ai margini della colonia romana.

Nel 1835 scrissero su siffatto argomento Tempie
nelle sue Excurlions in Mcdilcrranean, Falbe e Dureau
de la Malie. La grande e per allora ottima carta archeo-
logica di Falbe W attirò l'attenzione su l'area di mag-

Fig. 2.

giore monumentalità occupata dalla colonia romana, e
contribuì a conferire credito alla opinione (s> che la città
punica fosse neh' area stessa ed i porti dovessero ricer-
carsi nelle lagune di Salambò, la cui conformazione, in
parte almeno artificiale, si prestava a confronti con la
descrizione di Appiano. Da allora le ricerche furono
indirizzate da questa parte e dopo gli scavi Davis 1856-
58, di Beulé 1859, Jal, Daux 1866 ed altri, malgrado
dubbii e discussioni su i particolari, la identificazione
delle due lagune di Salambò con i due porti antichi di
Cartagine parve consolidata (6>.

Restava la ubicazione dell'abitato e di Byrsa, che
alcuni continuarono a supporre con lo Shaw sopra ed

(4) Falbe, Recherches sur T emplacemenl de Carthage. Non ho
potuto trovarla in Roma e l'esemplare consultato a Tunisi era
privo della carta. Una sua riproduzione a metà circa della scala
originaria al 16000, si può consultare in Meltzer, Geschichte
d. Karthager.

(>) Falbe, op. cit., p. 40.

(6) Beulé, Fouilles A Carthage; opera di insieme preceduta
da annunci sul progredire degli scavi; Jal, Carthage nel Dici,
de biographie et d'bist.; Daux, Recherches sur les "emporio" Phéni-
ciens p. 183 e seg. e le revisioni di queste opere in Perrot et
Chipiex, Hist. de l'Art., voi. Ili, p. 71 e seg. Testi citati da Au-
dollent, Carthage romaitte, p. 146 e seg., pur egli partigiano della
teoria di Falbe.
 
Annotationen