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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 30.1925

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Bianchi Bandinelli, Ranuccio: Clvsivm: ricerche archeologiche e topografiche su chiusi e il suo territorio in età etrusca
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https://doi.org/10.11588/diglit.12552#0245

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CLVSIVM. - RICERCHE ARCHEOLOGICHE E TOPOGRAFICHli SU CHIUSI

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stemi di losanghe e a impressioni circolari con croci
gammate'1) o figure animali (cavallo, cfr. fig. 64).

/>) fusaiuole e chicchi di collana con impressioni
a spago o a punzone.

r) vasellame d'impasto rozzo e mal cotto, sem-
plicemente decorato da qualche protuberanza o da qual-
che listello a rilievo, in forma d'arco.

d) rasoi o cultri a lunula, con manico fisso o
imbullettato, lisci od ornati da incisioni a bulino.

e) ascie (paalstab) di bronzo apparentemente di
carattere rituale, ornate di impressioni a punzone e di
incisioni a bulino, spesso congiunte con manico or-
nato da materiale prezioso (avorio, ambra, ferro).

_/) cinturoni in lamina di bronzo, ornati di pun-
teggiature a sbalzo, e fibbie da pettorali in bronzo fuso,
di tipo italico, con figurette a traforo.

t=3

Fig. 64. - Rocchetto fittile da località Montebello.
Chiusi. Collez. Casuccini.

Fra questi cinturoni il più interessante, che oltre-
passa i materiali di tipo italico, è quello trovato nello
ziro della via Cassia (cfr. cap. II, § 1. Montelius,
Civilisat., tav. 376, 2) esibente lo schema, di origine
orientale, della dea alata TcÓTvta Grjpcòv (Artemis Persica).

g) fra gli oggetti più rari vi sono chicchi di col-
lana in ambra, in vetro, fibule d'argento e d'electron
e frammenti di cassettine d'avorio.

Al secondo gruppo di materiali si possono asse-
gnare :

a) Una serie di vasi di bucchero piuttosto leg-
gero, bruno, rossiccio o nero, che offre una varietà di
forme che ci richiamano al vasellame più frequente-
mente incontrato nelle necropoli dell' Etruria meridio-
nale. Sono cantharoi panciuti a corpo baccellato, vasi
rotondi ombelicati decorati da cornetti, talvolta con
ornati graffiti o dipinti a ocra, e anche con schema-

(1) Vedi impressioni di rocchetti chiusini in Walters, Vases
of the Brìi. Mus, H. ,8, H. 59.

tiche rappresentazioni umane od animali in funzione
di anse

b) i buccheri pesanti con impressioni di figurette
ottenute col sistema del cilindretto M ; e i buccheri a
rilievi Le forme di questi vasellami si limitano ge-
neralmente a quelle dell'oinochoe a bocca triloba, dello
skyphos con anse di piastra orizzontali, del poetilo a
bicchiere di forma rozza, della coppa a forma di frut-
tiera, chiai amente derivata da modelli metallici(s).

() vasetti di argilla figulina giallognola o giallo
carico, con decorazione e forme del tipo greco-italico.

d) arredi di bronzo (tripodi, holmoi, trape/.ai,
thronoi) W.

Le armi delle tombe a ziro sono generalmente di
ferro, eccezion fatta per i paalstabs, che non dovevano
esser più usati praticamente. Si hanno punte di lancia,
pugnali, coltelli, talora ornati da dischetti di bronzo
fissati a guisa di borchie sporgenti.

In quanto alle fibule noi troviamo nelle tombe a
ziro chiusine tutti i tipi noti per le altre necropoli
dell'Etruria ma notiamo una speciale frequenza di

(2) Per vari tipi cfr. Montelius, Civilisat., tav. 214, 8;
tav. 215, 1, }, 10 (di', tav. 257, io da Bisenzio) 12, 15, 14, ij,
tav. 216, /, 2, _j, 4, ), 6, 7. Affatto isolata invece è l'oinochoe
tav. 216, S di argilla rosea chiara con zona di decorazione a
figure animali di tipo greco-orientale incise a graffito, prove-
niente dalla regione presso il lago Cfr. cap. Ili, § 6, I.

(3) Le impressioni si trovano generalmente sulla spalla delle
oinochoai. La fattura ne è piuttosto trascurata. 11 repertorio si
limita a processioni desinenti presso figure in trono, probabil-
mente divinità di carattere ctonico, come si potrebbe desumere
dall'attributo dello scettro in forma di fiore a tre cuspidi. Vi
si trovano anche serie di centauri dendrofori alternati con chi-
mere e figure umane alate. Queste decorazioni si cristallizzano
sempre più, sinché la processione viene schematizzata in una
serie di bastoncelli verticali; questi poi si diradano e vengono
sostituiti da una baccellatura piatta, impressa.

(4) Si era affermato un tempo che non si trovavano buc-
cheri a rilievi in tombe a ziro. Questi buccheri arcaici hanno,
in genere, una baccellatura sulla spalla delle oinochoai, e sul
corpo, pochi rilievi spesso ripresi a graffito (a secco) nei con-
torni e nei particolari interni. Le forme si limitano a poche
(oinochoai, calici, kyathoi) e non mostrano ancora quei caratteri
fantastici che sono una caratteristica dei buccheri chiusini. Le
forme nuove appaiono tutte desunte dalla ceramica protocorinzia.

(5) Cfr. esemplare di Castelluccio in « Rass. d'arte senese»,
XVII, 1924, p. 24, num. 21.

(6) Cfr. Milani, «Mus. it. », 1885, cit. p. 292.

(7) Vedi fibule chiusine comuni in Montelius, Civilisation
serie A: tav. V, 41; VI, 49; XIII, 182, 193; XVI, 232; XVII,
240, 249; serie B: tav. 213, 3; 214, 2 (argento); 217, 4; 227,
4, >, 6. «Mon. Ant. Lincei », (Milani) IX (1899), p. 152 seg.,
lig. 3-5-6, 13, 14, cfr. tomba n. 2, 1.; tomba n. 4, h.; tomba
n. 5, k. n. o., p.; tomba n. 7, h. 1. - Come si vede da queste
 
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