Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 30.1925

DOI Artikel:
Minto, Antonio: Saturnia etrusca e romana: le recenti scoperte archeologiche
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12552#0324
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
SATURNIA ETRUSCA E ROMANA

LE RECENTI SCOPERTE ARCHEOLOGICHE

Nella presente memoria abbiamo cercato di rac-
cogliere ed illustrare tutte le passate scoperte archeo-
logiche di Saturnia etnisca e romana, soffermandoci
particolarmente su quelle che offrono un contributo
di documenti nuovi per la storia primitiva della città.

Dopo che Angelo Pasqui, nelle « Notizie degli
Scavi » del 1882, ha fornito, in un breve ma dotto
articolo, corredato di ottime piante e disegni, un qua-
dro completo dei documenti archeologici fino allora
noti intorno alla città ed alla necropoli di Saturnia,
nessun altro lavoro di sintesi è apparso per le sco-
perte di questi ultimi decenni.

Saturnia ed il suo territorio dal 1895 ^ r9°3 'la
avuto un benemerito esploratore in Riccardo Manci-
nelli, la cui opera è rimasta interamente sconosciuta,
se si eccettua il breve ragguaglio dato dal Milani,
nelle « Notizie degli Scavi » del 1899, per una par-
ticolare serie di scoperte. Sebbene non fosse un ar-
cheologo di professione, il Mancinelli aveva concepito
il vasto disegno di esplorare con scavi sistematici tutti
i principali centri etruschi delle valli della Fiora e
dell'Albegna, e tale impresa egli pose in atto con il
più vivo fervore e sacrificio, non a semplice scopo di
lucro, come era di moda fino ad un decennio fa, par-
ticolarmente nel Sud-Etruria, ma anche con intenti
scientifici. A questa sua operosità di scavatore, colto
e pieno di esperienza, siamo debitori della scoperta
della necropoli antica di Statonia, a Poggio Buco ed

alle Spante e di altri sepolcreti nelle necropoli di
Pitigliano W e di Sovana scoperte che furono dot-
tamente illustrate dal Pellegrini e dal Boehlau.

All'esplorazione di Saturnia il Mancinelli si dedicò
con più intensa passione, favorito nelle ricerche dalla
nob. Famiglia Ciacci e da altri abitanti del luogo; e
potè quindi investigare con tutta cura i diversi tipi di
tombe nella necropoli di Pian di Palma, sulla destra
dell'Albegna, nonché dei sepolcreti esistenti attorno
alla città. In diari di scavo egli aveva registrato tutte
le scoperte, fatte con ordine e metodo, raccogliendo
preziose notizie sulla iorma delle tombe e sulla dispo-
sizione dei corredi funebri, e fissando in pianta, da
disegnatore abilissimo, tutti i tipi diversi e più carat-
teristici.

Disgraziatamente dei suoi diari *di scavo e della
pianta generale delle scoperte il Mancinelli non ha
lasciato traccia alcuna; abbiamo potuto però ritrovare
nell'Archivio della R. Soprintendenza d'Etruria, unita-
mente a varie lettere informative sulle scoperte, un

(1) Per la necropoli di Statonia a Poggio Buco ed alle
Sparile vedansi: Pellegrini, in «Notizie degli Scavi», 1896,
p. 263 sgg. ; 1898, p. 429 sgg. ; in «Atene e Roman, 1899, p. 5 sgg.;
Boehlau, in « Jahrb. Ardi. Inst. », XV, 1900, pp. I55-I95;Mon-
TELius, La cìviìisatìon primitive cu Italie, II, tavv. 210, 211.

(2) Pei la necropoli di Pitigliano vedansi : Pellegrini, in
«Notizie degli Scavi », 1898, p. 50 sgg.; 1903, p. 267; Boehlau,
1. c. ; Montelius, op. cit., II, tavv. 206, 209.

(3) Per l'antica Suana vedasi il mio articolo riassuntivo in
« Atene e Roma », III, 1922, pp. 103-119.

Monumenti Antichi. — Voi. XXX.


 
Annotationen