i74 RÌSPOSTA DEL MURATORl
creto della Sagra Congregazione delle Indulgenze e Reliquie, ema-
nato il di dieci d’Aprile l’Anno 1668. sarebbe Certijstmo, che quei-
le l'on’Osia di un Santo glorioso pel Martir'to, e non mai di un
ConscJJore, quale è Santo Agodino. Anche Monsìgnor Fabretti i’at-
testa, scrivendo (a) : Hodie stmtles Ampullae Vitreae Sanguine, & pur-
purea Crufta obduólae, frequentijsime in sacris Coemeterìis juxta MAR-
TTRUM loculos, qua Capita recumbutit, repertuntur, CertiJJimo es-
sust pro Christo Sanguinis argumento, quo praecip.uo, immo (D* Unico
( (ì olservi bene questo parlare ) usus sum, dum Sacrarum Reliquia-
rum extraBioni & cujìodiae praesui. Intanto verrò io dicendo, che
quantunque finora per altrui difetto non costi, se vi sia, o non sia$
qualche Tintura di Sangue, tuttavia la concomitanza di esie Ana-
poile può soiamente indicare un Martire ivi riposto, ed escludere il
pensiero delle Reliquie di Santo Agostino: sapendo noi, che ne’ Se-
polcri bensi dei Martiri s’incontrano tali Vasi, ma non mai is
quelli de’ Consejsori. Inaperocchè quand’anche non si mirasie in esie
Ampolle la Tintura del Sangue, del che soio ci potrebbe chiarire
un’esatta Vifìta de’ Superiori, che fosse fatta per questo fine ( nè io
so, che per anche sia stata fatta ) : tuttavia è da cercare, se triai
la soverchia Umidita di quel sito avesse potuto in si lungo tratto
di Secoli corrompere e fare svanire anche il colore e la feccia d*
esso Sangue, giacchè si vuole, che l’Acqua del vicino Pozzo inon-
dasse una volta ogni Anno tutta la Cripta, ove è posta quell’Arca,,
Inoltre non sarebbe nè impostìbile, nè improbabile, che se queilo
fosse uno de’Corpi Santi, tumultuariamente trasportati a Pavia dal
Re Astoifo, le AmpoIIe trovate con essb tinte di Sangue, si fossero
nel viaggio infrante, e in vece loro ne fossero state lostiruite due
altre. Anzi potrebbono esservi state messe quelle stessè Ampolle 5
benchè aon tinte di Sangue, nondimeno per un’indizio di un Mar-
tire, Oh si dira, che anch’io lavoro nel vasto paese delie immagi-
nazioni. Signor nò. Ho per me l’autorita di uno Scrittore insigne
e irnpratichi'LO per tanti anni in si fatte materie, cioè ii sopra lo-
dato Monsignore Fabretti, il qual tiene, che simili Vasi trovati,
anco solamente scolpiti, nelie Tombe de’Santi, sieno indizj di Mar-
tiri. Rappresenta egli alla pagina sopraccitata un marmo coll’Iscri-
sione di persona Christiana, ove era scolpito un Vasetto, e dice:
Cultrum tllud, seu salcem lateralem cum Palmae ramusculo in ea in-
fiulpto, suijje instrumemum Martyrii, non invitus credo, stgnisicati
etiam
(a) Fabrettui, Cap. VIII. pag. 555, Inscription.
creto della Sagra Congregazione delle Indulgenze e Reliquie, ema-
nato il di dieci d’Aprile l’Anno 1668. sarebbe Certijstmo, che quei-
le l'on’Osia di un Santo glorioso pel Martir'to, e non mai di un
ConscJJore, quale è Santo Agodino. Anche Monsìgnor Fabretti i’at-
testa, scrivendo (a) : Hodie stmtles Ampullae Vitreae Sanguine, & pur-
purea Crufta obduólae, frequentijsime in sacris Coemeterìis juxta MAR-
TTRUM loculos, qua Capita recumbutit, repertuntur, CertiJJimo es-
sust pro Christo Sanguinis argumento, quo praecip.uo, immo (D* Unico
( (ì olservi bene questo parlare ) usus sum, dum Sacrarum Reliquia-
rum extraBioni & cujìodiae praesui. Intanto verrò io dicendo, che
quantunque finora per altrui difetto non costi, se vi sia, o non sia$
qualche Tintura di Sangue, tuttavia la concomitanza di esie Ana-
poile può soiamente indicare un Martire ivi riposto, ed escludere il
pensiero delle Reliquie di Santo Agostino: sapendo noi, che ne’ Se-
polcri bensi dei Martiri s’incontrano tali Vasi, ma non mai is
quelli de’ Consejsori. Inaperocchè quand’anche non si mirasie in esie
Ampolle la Tintura del Sangue, del che soio ci potrebbe chiarire
un’esatta Vifìta de’ Superiori, che fosse fatta per questo fine ( nè io
so, che per anche sia stata fatta ) : tuttavia è da cercare, se triai
la soverchia Umidita di quel sito avesse potuto in si lungo tratto
di Secoli corrompere e fare svanire anche il colore e la feccia d*
esso Sangue, giacchè si vuole, che l’Acqua del vicino Pozzo inon-
dasse una volta ogni Anno tutta la Cripta, ove è posta quell’Arca,,
Inoltre non sarebbe nè impostìbile, nè improbabile, che se queilo
fosse uno de’Corpi Santi, tumultuariamente trasportati a Pavia dal
Re Astoifo, le AmpoIIe trovate con essb tinte di Sangue, si fossero
nel viaggio infrante, e in vece loro ne fossero state lostiruite due
altre. Anzi potrebbono esservi state messe quelle stessè Ampolle 5
benchè aon tinte di Sangue, nondimeno per un’indizio di un Mar-
tire, Oh si dira, che anch’io lavoro nel vasto paese delie immagi-
nazioni. Signor nò. Ho per me l’autorita di uno Scrittore insigne
e irnpratichi'LO per tanti anni in si fatte materie, cioè ii sopra lo-
dato Monsignore Fabretti, il qual tiene, che simili Vasi trovati,
anco solamente scolpiti, nelie Tombe de’Santi, sieno indizj di Mar-
tiri. Rappresenta egli alla pagina sopraccitata un marmo coll’Iscri-
sione di persona Christiana, ove era scolpito un Vasetto, e dice:
Cultrum tllud, seu salcem lateralem cum Palmae ramusculo in ea in-
fiulpto, suijje instrumemum Martyrii, non invitus credo, stgnisicati
etiam
(a) Fabrettui, Cap. VIII. pag. 555, Inscription.