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Real Museo Borbonico — 8.1832

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Bechi, Guglielmo: Relazione degli scavi di Pompei da maggio 1831 a maggio 1832
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https://doi.org/10.11588/diglit.10080#0457
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1

RELAZIONE

DEGLI

SCAVI DI POMPEI

Da maggio i83i a maggio i832.

La Campania chiamata felice dagli amichi per l'ubertosità delle
sue terre aveva copiose e dolcissime le uve , e soprattutto i gioghi
del "Vesuvio prima che l'eruzione gli sconvolgesse erano coronali di
vigne che per la terra vulcanica nella quale crescevano dovean
produrre squisiti ed abbondantissimi i vini. Alla cui fertilità allu-
dendo Marziale così nel Libro i.° de'suoi epigrammi ne va cantando.

» Questo è quel Vesuvio già lutto verde ed ombroso di pampini
» dove la più nobile uva faceva laghi di vino. Son questi i suoi
» gioghi che Bacco ebbe più cari de' colli di Nisa dove i Satiri non
» ha guari intrecciavano i loro balli ec.

La città di Pompei alle falde del monte situata , bagnata dal
mare da cui traeva le sue ricchezze come industriosa di ogni ma-
niera di commercio doveva certamente essere uno de' porti in cui
i vini della Campania , e sopra tutto quelli de' gioghi del Vesuvio
si caricavano , e questo commercio doveva essere di gran momento
in regioni favoreggiate come queste da' più squisiti doni di Bacco.

Abbiam voluto premettere questi brevi cenni sull'abbondanza
dei vini della Campania e de'gioghi Vesuviani, onde preparar 1' animo

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