Real Museo Borbonico (9.1833)

VOL. IX. TAV. XIII.

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Gran tripode di bronzo.

Ella fu cosa propria dell’ arte greca il creare
le forme più atte a’ bisogni della vita, e queste
abbellire per modo che agli occhi sommo diletto
generassero. Un vaso che servir dovesse per es-
sere adoperato indistintamente sul fuoco o senza,
non poteva meglio corrispondere al suo fine che
munito di tre piedi almeno; ed ecco inventati fin
da tempi remotissimi i tripodi lebetes tripodes ,
hfyw Tp/crofos, caldai a tre piedi, che per la
doppia destinazione testé accennata o erano apy-
roi, acrvpoi, o empyribetae , pi firmai. Dedicati
poscia all’ uso de’ tempii, consecrati in ispecialità
dall’apollinea e dalla bacchica religione, dati in
premio a’ vincitori ne’ giuochi, divennero oggetti
che 1’ arte, lussureggiando cogli ornamenti e colla
materia, destinò a far belle le magioni de’ ricchi.
Di tripodi d’oro, d’argento e di bronzo parlano
spessissime volte gli antichi. Celebri son pure i
tripodi di Aristandro, di Callone , di Giziada e
di Policleto 1’ Argivo. Il nostro è bellissimo per
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