2 YOL. XVI. TAV. XXVIII.
simo finimento di ogni parte , ne richiamano alia
mente la scuola di Lisippo , ed il dialogo da lui avuto
con Eupompo, di cui Plinio ci ha serbato quel pre-
zioso responso : naturavi ipsam imitandomi esse, non
artificem (Histor. lb. xxxiv, cp. 19).
È questa statuetta di bronzo alta fuori della base
centina. 58, e figura un giovinetto in piedi nudo della
persona , con forbiti calzari, il quale gittata sulle
spalle una pelle di capra, tiene il capo lievemente
piegato , e cinto da un ramo ingemmato di bacche.
Io non credo che siasi finora incontrato più bella fi-
gura di bronzo, in cui la rotonda pienezza delle
membra meglio s'innesti alla fluidità dei contorni ed
al molle ondeggiamento dei muscoli, onde traspare
la vita con dolce espressione di animo sereno, che
toglie al corpo ogni simiglianza di terrena persona. Nè
conosco altra opera in metallo, che avesse i capelli,
le mani edi piedi più accuratamente ricercati o espres-
si con maggior grazia; sicché il modo largo e deli-
cato aggiungendo nobiltà e morbidezza alle forme,
concordi poi sì mirabilmente con quel finito, che si
ammira negli estremi, e che sorprende per la maestria
e la difficoltà dell'esecuzione. 11 volto gioviale ren-
duto più venusto dai capelli ricciuti, e ravvivato da
simo finimento di ogni parte , ne richiamano alia
mente la scuola di Lisippo , ed il dialogo da lui avuto
con Eupompo, di cui Plinio ci ha serbato quel pre-
zioso responso : naturavi ipsam imitandomi esse, non
artificem (Histor. lb. xxxiv, cp. 19).
È questa statuetta di bronzo alta fuori della base
centina. 58, e figura un giovinetto in piedi nudo della
persona , con forbiti calzari, il quale gittata sulle
spalle una pelle di capra, tiene il capo lievemente
piegato , e cinto da un ramo ingemmato di bacche.
Io non credo che siasi finora incontrato più bella fi-
gura di bronzo, in cui la rotonda pienezza delle
membra meglio s'innesti alla fluidità dei contorni ed
al molle ondeggiamento dei muscoli, onde traspare
la vita con dolce espressione di animo sereno, che
toglie al corpo ogni simiglianza di terrena persona. Nè
conosco altra opera in metallo, che avesse i capelli,
le mani edi piedi più accuratamente ricercati o espres-
si con maggior grazia; sicché il modo largo e deli-
cato aggiungendo nobiltà e morbidezza alle forme,
concordi poi sì mirabilmente con quel finito, che si
ammira negli estremi, e che sorprende per la maestria
e la difficoltà dell'esecuzione. 11 volto gioviale ren-
duto più venusto dai capelli ricciuti, e ravvivato da