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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 1.1895

DOI article:
Crostarosa, Pietro: Osservazioni sul musaico di S. Pudenziana
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.17401#0065

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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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forse dei Cornelii sull’Aventino dove è oggi S. Prisca ed in altri
palazzi: di che pure ci si conservò memoria *.

In seguito furono destinate a raccogliere i fedeli per il culto,
le sale dei palazzi di Cecilia, di Lucina e dei Plavii, e cosi molte
altre di cui si trova sufficiente notizia.

Scopo di questo breve articolo è il mostrare come le mie
successive ricerche non hanno fatto altro che confermare la tesi
surriferita.

Il musaico di S. Pudeuziana è lavoro del secolo IV, ese-
guito sotto il papa Siricio per cura dei preti titolari Ilicio
e Leopardo 1 2 3 4, a testimonianza delle iscrizioni illustrate dalla
chiara memoria del comm. G. B. De Rossi nel Bullettino di
sacra archeologia 3, e nel commento ai musaici di Roma 4 e
dal Garriteci nel voi. II della Sua Storia dell’ arte cristiana.

1 Vedi De Rossi, Bullettino, anno V, p. 46, ove riporta il diploma
rinvenuto presso S. Prisca nel 1776 e spedito da una città di Spagna nel-
l’anno 222 a G. Mario Pudente Corneliano.

2 II Ciacconio credette che fosse dell’epoca di Adriano I, scrivendo
nel Cocl. Vat. 5407, pag. 81, sotto il monogramma di Adriano I, cosi : Nota
huius musaici auctoris ; appoggiavasi al libro pontificale che parla di ri-
sta uri grandiosi della basilica eseguiti da quel pontefice, ed a quel mono-
gramma che fu collocato soltanto a memoria dei suddetti ristauri, da di-
stinguersi dall’opera anteriore di musaico della conca dell’abside, essendo oggi
pienamente dimostrato che questo è del tempo di Papa Siricio (384-98),
fatto per opera e a spese di Leopardo, Ilicio e Massimo.

Nel 1588 il card. Gaetani fece riparare il musaico: ed i tre disegni
che di esso abbiamo sono posteriori a tal restauro: l’uno, del cav. Cassiano
del Pozzo (già della Biblioteca Albani, ora in Inghilterra, nel castello di
Windsor [vedi De Rossi, Bull, anno V, p.47 a 60]); l’altro nella Biblioteca Va-
ticana (già nella Barberiniana); il terzo è quello parziale del Ciacconio testé
citato. Dice il De Rossi che il Gaetani non toccò l’antico, ma con lo stucco
supplì ad alcune parti mancanti.

Nel manoscritto del Ciacconio si riporta il musaico, ma senza gli e-
difizi. La parte destra è quasi del tutto rifatta, e non risponde al disegno
della Barberiniana per cagione di un restauro del 1801-1806, fatto dal card.
Litta.

3 Bullettino di Archeologia Cristiana, Anno V (1867) pag. 49-60

4 Illustrazione del Musaico di S. Pudenziana.
 
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