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NUOVO BULLETTINO
Esso rappresenta la più bella scena o composizione dell’arte
cristiana del secolo IV. Cristo siede in trono fra gli Apo-
stoli; dietro si estende un porticato per quanto è lùngo il musaico,
e dentro, a volo di uccello, si vedono fabbriche di varia forma,
fra cui primeggiano edifizi rotondi e ottagoni con tolo, i quali
si assomigliano alle celle delle terme: in fondo, a sinistra di
chi osserva, abitazioni, e a destra, più in alto, un edificio ret-
tangolare con sala ed elevazione centrale sulle cui pareti si
aprono finestre che rispondono sopra le ali minori, cioè sui por-
tici e sulle navi laterali.
Diverse sono state finora le interpretazioni di questo mu-
saico : toccando di volo il significato allegorico, mi fermerò mag-
giormente sulla parte che mi riguarda. A tacere degli antichi
scrittori, il Garrucci vuole che la scena rappresenti una città de-
corata di nobili e sontuosi edifici, avanti alla quale sorge un
monte con sopra una grandiosa e gemmata croce, ed innanzi a
cui siede il Cristo assistito dagli Apostoli. I simboli evange-
lici fanno corona alla croce ed al Redentore. Dietro gli Apostoli
due donne velate elevano una corona quasi mostrandola a Cristo.
Soggiunge che sebbene i personaggi siano storici, l'artista, o me-
glio direi il teologo dirigente, volle rappresentare un ideale, il
regno di Cristo nella Chiesa sulla terra, regno che ammini-
stra -per mezzo degli Apostoli e dei loro successori. Indi si vede
che la composizione è fatta per un luogo d’adunanza dei fe-
deli, ai quali ricorda il celeste suo Capo che per mezzo degli
Apostoli l’ha costituita e la governa. Vuole che le donne non
siano Pudenziana e Prassede, come scrisse il Ciacconio, ma la
personificazione della Chiesa della circoncisione, e della Chiesa
delle genti. In ordine al significato allegorico espresso nella de-
scritta scena, convengo quasi in tutto con il citato autore. Rap-
porto alle due matrone osservo però che non sono figure ideali,
quali si veggono nei musaici di S. Sabina, ma si bene ritratti
veri: chè, mentre a S. Sabina sono di matura ma pur verde età,
NUOVO BULLETTINO
Esso rappresenta la più bella scena o composizione dell’arte
cristiana del secolo IV. Cristo siede in trono fra gli Apo-
stoli; dietro si estende un porticato per quanto è lùngo il musaico,
e dentro, a volo di uccello, si vedono fabbriche di varia forma,
fra cui primeggiano edifizi rotondi e ottagoni con tolo, i quali
si assomigliano alle celle delle terme: in fondo, a sinistra di
chi osserva, abitazioni, e a destra, più in alto, un edificio ret-
tangolare con sala ed elevazione centrale sulle cui pareti si
aprono finestre che rispondono sopra le ali minori, cioè sui por-
tici e sulle navi laterali.
Diverse sono state finora le interpretazioni di questo mu-
saico : toccando di volo il significato allegorico, mi fermerò mag-
giormente sulla parte che mi riguarda. A tacere degli antichi
scrittori, il Garrucci vuole che la scena rappresenti una città de-
corata di nobili e sontuosi edifici, avanti alla quale sorge un
monte con sopra una grandiosa e gemmata croce, ed innanzi a
cui siede il Cristo assistito dagli Apostoli. I simboli evange-
lici fanno corona alla croce ed al Redentore. Dietro gli Apostoli
due donne velate elevano una corona quasi mostrandola a Cristo.
Soggiunge che sebbene i personaggi siano storici, l'artista, o me-
glio direi il teologo dirigente, volle rappresentare un ideale, il
regno di Cristo nella Chiesa sulla terra, regno che ammini-
stra -per mezzo degli Apostoli e dei loro successori. Indi si vede
che la composizione è fatta per un luogo d’adunanza dei fe-
deli, ai quali ricorda il celeste suo Capo che per mezzo degli
Apostoli l’ha costituita e la governa. Vuole che le donne non
siano Pudenziana e Prassede, come scrisse il Ciacconio, ma la
personificazione della Chiesa della circoncisione, e della Chiesa
delle genti. In ordine al significato allegorico espresso nella de-
scritta scena, convengo quasi in tutto con il citato autore. Rap-
porto alle due matrone osservo però che non sono figure ideali,
quali si veggono nei musaici di S. Sabina, ma si bene ritratti
veri: chè, mentre a S. Sabina sono di matura ma pur verde età,