BESOCONTO DELLE ADUNANZE
TENUTE DALLA
SOCIETÀ PER LE CONFERENZE DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
(Anno XXXIV, 1909)
3 gennaio 1909.
Il Presidente mons. Duchesne inaugurò con un breve discorso
l'anno XXXIY di queste conferenze invitando tutti a contribuire
con le loro comunicazioni al progresso degli studi archeologici.
Il Segretario prof. Orazio Mantechi, parlò dello scavo ese-
guito nella estate 1908 nella cella tricora detta già di Santa
Sotere sopra il cimitero di Callisto e dimostrò che in essa non
poteva in alcun modo riconoscersi il mausoleo del papa Zeffirino,
e disse che si potrebbe piuttosto pensare a mettere in relazione
quel monumento con il sepolcro dei martiri Marco e Marcelliano '.
Il Presidente mons. Duchesne disse che gli argomenti recati
dal Marucchi erano molto gravi ; ed anche egli si oppose alla
opinione di riconoscere nel monumento teste scoperto il sepolcro
di Zeffirino e Tarsicio. E recò pure contro questa identificazione
l'argomento cavato dalla iscrizione posta dal papa Damaso sulla
tomba del martire dell'Eucaristia, dicendo che se questo mar-
tire fosse stato sepolto nella medesima arca sepolcrale in cui
stava Zeffirino, sarebbe inesplicabile che Damaso non facesse
in quella epigrafe neppure il nome del suo predecessore, ma
che invece vi nominasse soltanto il protomartire Stefano.
1 V. l'articolo pubblicato verso la fine di gennaio nel Nuovo Bull.
1908, N. 3-4, pag. 157-196.
TENUTE DALLA
SOCIETÀ PER LE CONFERENZE DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
(Anno XXXIV, 1909)
3 gennaio 1909.
Il Presidente mons. Duchesne inaugurò con un breve discorso
l'anno XXXIY di queste conferenze invitando tutti a contribuire
con le loro comunicazioni al progresso degli studi archeologici.
Il Segretario prof. Orazio Mantechi, parlò dello scavo ese-
guito nella estate 1908 nella cella tricora detta già di Santa
Sotere sopra il cimitero di Callisto e dimostrò che in essa non
poteva in alcun modo riconoscersi il mausoleo del papa Zeffirino,
e disse che si potrebbe piuttosto pensare a mettere in relazione
quel monumento con il sepolcro dei martiri Marco e Marcelliano '.
Il Presidente mons. Duchesne disse che gli argomenti recati
dal Marucchi erano molto gravi ; ed anche egli si oppose alla
opinione di riconoscere nel monumento teste scoperto il sepolcro
di Zeffirino e Tarsicio. E recò pure contro questa identificazione
l'argomento cavato dalla iscrizione posta dal papa Damaso sulla
tomba del martire dell'Eucaristia, dicendo che se questo mar-
tire fosse stato sepolto nella medesima arca sepolcrale in cui
stava Zeffirino, sarebbe inesplicabile che Damaso non facesse
in quella epigrafe neppure il nome del suo predecessore, ma
che invece vi nominasse soltanto il protomartire Stefano.
1 V. l'articolo pubblicato verso la fine di gennaio nel Nuovo Bull.
1908, N. 3-4, pag. 157-196.