ALLE CASCATELLE 165
dersi in una voragine per quindi ricomparire nel-
la deliziosa valle sottoposta a Tivoli, dove Γ Ame-
ne serpeggia in mezzo agli orti, ed alla verdura.
Risalendo, e prendendo a destra, si osserva-.V1,lJla'1,aia!1
' 1 . ilo V opisco·
no ancora gli avanzi della villa di Manlio Vopi--
sco , della quale così parla Stazio, SyZv. I. §. III.,
ponendola appunto sopra questa specie di ponte
naturale , che Γ Aniene stesso si è scavato :
Ipse Àmen , miranda fides ! infraque Ί superane
Saxeus ; hic tumidam rabiem spumosaque ponit
IMurmura ceu placidi veritus turbare Popisci
Pieriosque dies et habentes carmina somnos ;
Littus utrumque domi ; nec te mitissimus amni$
Dividit , alternas servant praetoria ripas ,
IVon externa sibi , fluviumve obstare queruntur,
Cioè la villa di questo Manlio Vopisco era nel luogo
dove 1 fiume deponeva la sua rabbia, vale a dire do-
ve risorge ad inalbare la valle Tiburtina , e si
estendeva sulle due ripe di esso senza essere dal
fiume divisa , appunto per il ponte naturale de-
scritto di sopra . Tutta quella poesia di Stazio va
letta poiché si vedono ivi poeticamente , e fedel-
mente descritti questi contorni tali quali anche og-
gi si riconoscono , ed io Γ avrei qui volentieri in-
serita se essa non fosse troppo lunga . Gli avan-
zi della villa di Vopisco sono di opera reticolata ?
e meno la celebrità del nome , che portarono , e
di chi la descrisse non porgono alcuna cosa , che
meriti osservazione.
Si esce quindi sulla via publica di S. Angelo, Valle deli-
detta ancora di Quintiliolo , dalla quale si godono Atueoe* -
i punti di vista più belli delle vicinanze di Roma,
e che presenta le vedute più pittoresche della
Svizzera , e delle Alpi nel bel clima d’Italia, La-
dersi in una voragine per quindi ricomparire nel-
la deliziosa valle sottoposta a Tivoli, dove Γ Ame-
ne serpeggia in mezzo agli orti, ed alla verdura.
Risalendo, e prendendo a destra, si osserva-.V1,lJla'1,aia!1
' 1 . ilo V opisco·
no ancora gli avanzi della villa di Manlio Vopi--
sco , della quale così parla Stazio, SyZv. I. §. III.,
ponendola appunto sopra questa specie di ponte
naturale , che Γ Aniene stesso si è scavato :
Ipse Àmen , miranda fides ! infraque Ί superane
Saxeus ; hic tumidam rabiem spumosaque ponit
IMurmura ceu placidi veritus turbare Popisci
Pieriosque dies et habentes carmina somnos ;
Littus utrumque domi ; nec te mitissimus amni$
Dividit , alternas servant praetoria ripas ,
IVon externa sibi , fluviumve obstare queruntur,
Cioè la villa di questo Manlio Vopisco era nel luogo
dove 1 fiume deponeva la sua rabbia, vale a dire do-
ve risorge ad inalbare la valle Tiburtina , e si
estendeva sulle due ripe di esso senza essere dal
fiume divisa , appunto per il ponte naturale de-
scritto di sopra . Tutta quella poesia di Stazio va
letta poiché si vedono ivi poeticamente , e fedel-
mente descritti questi contorni tali quali anche og-
gi si riconoscono , ed io Γ avrei qui volentieri in-
serita se essa non fosse troppo lunga . Gli avan-
zi della villa di Vopisco sono di opera reticolata ?
e meno la celebrità del nome , che portarono , e
di chi la descrisse non porgono alcuna cosa , che
meriti osservazione.
Si esce quindi sulla via publica di S. Angelo, Valle deli-
detta ancora di Quintiliolo , dalla quale si godono Atueoe* -
i punti di vista più belli delle vicinanze di Roma,
e che presenta le vedute più pittoresche della
Svizzera , e delle Alpi nel bel clima d’Italia, La-