&Τ2. VIAGGIO A SUBIAMO
limiti dell’ opera , che mi sono proposto , perciò
l’ometto.
Sorgintì deli’ Ritornando per la via, che abbiamo fatto fino
ap^ia ajwia? a S. Giorgio, e prendendo il diverticolo antico a
sinistra, che ci menerà nella via Sublacense , si
passa a sinistra presso di Arsoli, dove Gluverio pose
Garseoli, come a suo luogo si vide ; a destra il
monte S. Elia domina sulla strada, la quale costeg-
gia le sue falde. Meno di un miglio dopo Arsoli si
vedono a sinistra la chiesa di S. Maria di Arsoli , e
dietro di essa due sorgenti di acqua limpidissima,
che subito dopo si perde nel fosso di Riofreddo.
Queste sono le famose sorgenti dell’ acqua Marcia,
la quale , come si vede, trae origine dtd monte
Elia ; le prove, che queste sorgenti siano quelle
dell’acqua Marcia, da Frontino nel primo degli ac-
quedotti si traggono assai chiaramente: Concipitur
Marcia, via Z7"aleria ad milliarium XX XI11. doverti-
<pulo euntibus ab urbe Roma dextrorsus , millium
Jiassuum trium , via ( e non villa come ne’ testi or-
dinar] ) Subl(tcensl atque sub Nerone Principe pri-
jnum sfrata ad niilliariurri XXXI'ili. sinistrorsus
intra spatium passuum ducentorum finita substru-
Ctionibus pene statina stagnino colore praeviridi. Os-t
servando attentamente le parole di Frontino r non
si può errare in rintracciare le sorgenti. Nasceva la
Marcia, come dice egli, dopo il miglio XXXIli.
della via Valeria, divertendo a destra per quelli,
che venivano da Roma, e seguitando per tre miglia
la via Sublacense, lastricata la prima volta da Ne°
yone , e quindi voltando, a sinistra fino al XXXVIli.
miglio s’incontrava ristretta entro duecento passi
di sostruzioni, di ψι colore stagnino verdagnolo,
pioè vitreo, e puro. Osserviamo adunque primie-
ramente dove si debba porre il diverticolo. Fron-3
tÌP9 dice a XXX11L miglia della via Valeria^ ciò
limiti dell’ opera , che mi sono proposto , perciò
l’ometto.
Sorgintì deli’ Ritornando per la via, che abbiamo fatto fino
ap^ia ajwia? a S. Giorgio, e prendendo il diverticolo antico a
sinistra, che ci menerà nella via Sublacense , si
passa a sinistra presso di Arsoli, dove Gluverio pose
Garseoli, come a suo luogo si vide ; a destra il
monte S. Elia domina sulla strada, la quale costeg-
gia le sue falde. Meno di un miglio dopo Arsoli si
vedono a sinistra la chiesa di S. Maria di Arsoli , e
dietro di essa due sorgenti di acqua limpidissima,
che subito dopo si perde nel fosso di Riofreddo.
Queste sono le famose sorgenti dell’ acqua Marcia,
la quale , come si vede, trae origine dtd monte
Elia ; le prove, che queste sorgenti siano quelle
dell’acqua Marcia, da Frontino nel primo degli ac-
quedotti si traggono assai chiaramente: Concipitur
Marcia, via Z7"aleria ad milliarium XX XI11. doverti-
<pulo euntibus ab urbe Roma dextrorsus , millium
Jiassuum trium , via ( e non villa come ne’ testi or-
dinar] ) Subl(tcensl atque sub Nerone Principe pri-
jnum sfrata ad niilliariurri XXXI'ili. sinistrorsus
intra spatium passuum ducentorum finita substru-
Ctionibus pene statina stagnino colore praeviridi. Os-t
servando attentamente le parole di Frontino r non
si può errare in rintracciare le sorgenti. Nasceva la
Marcia, come dice egli, dopo il miglio XXXIli.
della via Valeria, divertendo a destra per quelli,
che venivano da Roma, e seguitando per tre miglia
la via Sublacense, lastricata la prima volta da Ne°
yone , e quindi voltando, a sinistra fino al XXXVIli.
miglio s’incontrava ristretta entro duecento passi
di sostruzioni, di ψι colore stagnino verdagnolo,
pioè vitreo, e puro. Osserviamo adunque primie-
ramente dove si debba porre il diverticolo. Fron-3
tÌP9 dice a XXX11L miglia della via Valeria^ ciò