18 STORIA DI TUSQULO
che Tarquinio dopo essere stato cacciato da Ro-
ma, ed avere invano tentato di rientrarvi coll’as-
sistenza di Porsenna, e degli Etrusci , si ritiro a
Tusculo presso Mamilio ( Divio lìb. 2 cap. g ) .
Questi col suo credito secondo che Livio stesso
al capo io del secondo libro narra , fece entrare in
lega contro i Romani per ristabilire i Tarquinj
trenta, delle popola ioni Latine , e l’esercito colle-
gato si accampò nel territorio Tusculano presso il
Lago Regillo sotto il coniando dello stesso Ma-
milio ( Livio 1. a c. 11 ). Ivi fu data dal Ditta-
tore Aulo Postumi© la famosa battaglia , nella qua-
le i Latini rimasero intieramente sconlìtti , e
Mamilio restò ucciso da Tito Erminio l’anno di
Roma 2,55., Xq8 avanti l’Era Volgare. La batta-
glia al Lago Regillo fu seguita da una stretta al-
leanza fra i due popoli (Livio l. 2 c. 12) fan-
no 259 di Roma , e dopo quella epoca , come ve-
dremo , i Tusculani di tutti gli altri popoli Latini
furono quelli , che più rimasero attaccati ai Ro-
mani . Quindi per questa loro affezione, l’an-
no 289 , e 290 di Roma videro devastare le loro
campagne dai Volsci e dagli Equi nemici de’Ro-
mani (Livio lib. 3 c. 4Ò. Ma in niun’altra occa-
sione si mostrò più fattaccamento de’Tusculani
verso i Romani, quanto in quella della occupa-
zione del Campidoglio fatta d’Appio Erclonio Sa-
bino fanno 292 di Roma . Appena si seppe in
Tusculo quella sciagura de’loro alleati, Lucio Ma-
milio , che allora era Dittatore Tusculano , fece
prontamente levare una Legione , e con quella ,
senza aspettare di essere chiamato dai Romani, si
portò sollecitamente in Roma, ed assistè Publio
Valerio Console a riprendere il Campidoglio .
Laonde il Senato decretò, che si rendessero ai
Tusculani pubbliche grazie, siccome Livio ras-
che Tarquinio dopo essere stato cacciato da Ro-
ma, ed avere invano tentato di rientrarvi coll’as-
sistenza di Porsenna, e degli Etrusci , si ritiro a
Tusculo presso Mamilio ( Divio lìb. 2 cap. g ) .
Questi col suo credito secondo che Livio stesso
al capo io del secondo libro narra , fece entrare in
lega contro i Romani per ristabilire i Tarquinj
trenta, delle popola ioni Latine , e l’esercito colle-
gato si accampò nel territorio Tusculano presso il
Lago Regillo sotto il coniando dello stesso Ma-
milio ( Livio 1. a c. 11 ). Ivi fu data dal Ditta-
tore Aulo Postumi© la famosa battaglia , nella qua-
le i Latini rimasero intieramente sconlìtti , e
Mamilio restò ucciso da Tito Erminio l’anno di
Roma 2,55., Xq8 avanti l’Era Volgare. La batta-
glia al Lago Regillo fu seguita da una stretta al-
leanza fra i due popoli (Livio l. 2 c. 12) fan-
no 259 di Roma , e dopo quella epoca , come ve-
dremo , i Tusculani di tutti gli altri popoli Latini
furono quelli , che più rimasero attaccati ai Ro-
mani . Quindi per questa loro affezione, l’an-
no 289 , e 290 di Roma videro devastare le loro
campagne dai Volsci e dagli Equi nemici de’Ro-
mani (Livio lib. 3 c. 4Ò. Ma in niun’altra occa-
sione si mostrò più fattaccamento de’Tusculani
verso i Romani, quanto in quella della occupa-
zione del Campidoglio fatta d’Appio Erclonio Sa-
bino fanno 292 di Roma . Appena si seppe in
Tusculo quella sciagura de’loro alleati, Lucio Ma-
milio , che allora era Dittatore Tusculano , fece
prontamente levare una Legione , e con quella ,
senza aspettare di essere chiamato dai Romani, si
portò sollecitamente in Roma, ed assistè Publio
Valerio Console a riprendere il Campidoglio .
Laonde il Senato decretò, che si rendessero ai
Tusculani pubbliche grazie, siccome Livio ras-