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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0030
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vide costretto a darla in pegno ad alcuni signori ro-
mani per riscattarsi, e questo è l'ultimo fatto rimarche-
vole, che di Rocca s. Stefano abbia incontrato.
ROTATE.
MfmU^Bu^'mU.
Terra di circa 750 abitanti posta nella Comarca nel
distretto e nell'abbazia di Subiaco, distante 4 miglia da
Olevano , e 5 d'Affile. Essa sorge sopra rupi , parte
delle frastagliature occidentali del monte Carbonaro ,
40 m. distante da Roma per chi vi si porta da Palestri-
na, e 56 per chi vi va da Subiaco.
Alcuni massi quadrilateri che si scorgono nel tra-
versare la porta interna di questa terra si direbbero
residuo di qualche oppido antico in questa parte; con-
gettura, che viene avvalorata dall'aspetto generale del
luogo, in modo, che io credo, che come Civitella, ancora
Roiate fosse un oppidum degli Ernici; d'altronde il suo
nome ancora risente l'origine italica primitiva, come Afi-
le ed altre terre di questa contrada. E fin dall'anno 967
della era volgare nello stato di casale, e col nome di Lu-
roiate si ricorda nel diploma di Ottone I. col quale con-
fermò i beni al monastero sublacense. Nella cronaca poi
di quel monastero s'incontra un tal Rao de Roiata,
che giurò fedeltà all'abate: e nel 1183 quella stessa cro-
naca rammenta, come un tal Casto ed il suo figlio eb-
bero in consegna la torre di Roiata. Al monastero di
Subiaco rimase fino all'anno 1632, in che venne acqui-
stata dai Barberini. In origine e fino all'anno 1639 era
stata sotto la cura spirituale de' vescovi prenestini: in
quell'anno però Urbano VIII. la pose insieme colle ter-
 
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