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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0033
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appunto questo: lo stesso si trae da quella di Niccolò I.
dell'anno 864. Ottone I. imperatore nel diploma del-
l'anno 967. con che confermò i beni a questo medesi-
mo monastero nomina un Oianum maius, et Oianum
minus, cioè Roianum maius et Roianum minus, che
evidentemente corrispondono ai nostri Roviano, e Ro-
vianello: la mancanza della iniziale R probabilmente è
difetto della carta originale nella quale pel tempo si
sarà cancellata , ovvero è difetto del trascrittore che la
omise. Circa l'anno 1000 era venuto Rubianum in po-
tere del conte Rainaldo, che si dice francese, il quale
lo donò, o per dir meglio lo restituì al monastero, co-
me si trae dal Chronicon sublacense; e perciò nella lapi-
de del 1052 esistente nel chiostro di s. Scolastica fralle
altre terre del monastero sublacense si nomina ancora
RVVIANV, come pure nella bolla di Pasquale II. del-
l'anno 1115.
Le rovine di Rubianum minus che oggi diconsi
Rovianello sono circa un miglio lontane da Roviano, e
si vede che appartengono ad un castello de' tempi bassi.
Quanto a Roviano stesso nel salirvi, lasciansi a destra
ruderi di una villa romana, forse quella che diè il no-
me alla terra. Il villaggio non offre oggetto degno di
particolare osservazione. Da Roviano per sentieri alpe-
stri , e per un bel bosco di quercie si può andare ad Ar-
soli, e si sbocca nella strada grande verso il miglio 36.
In questa traversa prima di scendere alla via si hanno
belle vedute della valle dell' Aniene e di quella del-
l'acqua Marcia.
 
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