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strada , che poscia divenne via flaminia assalirono il
castello. I Fabii domandarono soccorso a Roma , come
era ben naturale, e questo giunse in breve tempo. Il con-
sole Lucio Emilio destinato a tale operazione , mentre
col grosso dell' esercito sboccava lungo la riva del Te-
vere, per la Flaminia centra i Vejenti, distaccò un'ala
di cavalleria a sinistra, che scavalcando la pendice fra
il confluente del Turia e quello del Cremerà nel Tevere,
scendendo nella valle di questo rivo assalì di fianco i
Vejenti, che non ebbero campo di spiegare le loro for-
ze, e messi in confusione doverono ritirarsi ad Sacca
Rubra, dove aveano posto il campo, ed ivi domandarono
la pace. Se altri indizii mancassero, questa narrazione
circostanziata sarebbe sufficiente per riconoscere, che
i Vejenti insieme cogli altri Etrusci eransi accampati sul
ripiano, che domina la odierna stazione di Prima Porta,
in guisa d' avere per prima difesa il rivo, che oggi
chiamano di Prima Porta ; e che di là eransi avanzati
fino al Cremera, quando per lo strattagemma di Emilio
furono messi in disordine; e che i dintorni di quel ri-
piano distinguevansi fin dalla metà del III. secolo di
Roma col nome di Sacca Rubra per la circostanza so-
vraindicata del tufa rosso, che ne costituisce il suolo.
Questo vien confermato da Cicerone Philipp. II.
c. XXXI. nell'anno 709. di Roma, narrando che Anto-
nio venendo per la Flaminia fermossi ad Sacca Rubra
verso la X. ora del giorno, corrispondente a circa 2
ore avanti la notte, dove si trattenne in una osteria fi-
no al far della sera, e quindi rapidamente portato da un
calesso giunse incognito in sua casa in Roma. E da Ta-
cito Histor. lib. III. c. LXXIX. rilevasi, che circa l'an-
no 70 dell'era volgare, cioè 144 dopo il fatto ricordato
da Cicerone, un altro Antonio, cioè Antonio Primo, ca-
pitano, che avea sposato le parti di Vespasiano, e che
strada , che poscia divenne via flaminia assalirono il
castello. I Fabii domandarono soccorso a Roma , come
era ben naturale, e questo giunse in breve tempo. Il con-
sole Lucio Emilio destinato a tale operazione , mentre
col grosso dell' esercito sboccava lungo la riva del Te-
vere, per la Flaminia centra i Vejenti, distaccò un'ala
di cavalleria a sinistra, che scavalcando la pendice fra
il confluente del Turia e quello del Cremerà nel Tevere,
scendendo nella valle di questo rivo assalì di fianco i
Vejenti, che non ebbero campo di spiegare le loro for-
ze, e messi in confusione doverono ritirarsi ad Sacca
Rubra, dove aveano posto il campo, ed ivi domandarono
la pace. Se altri indizii mancassero, questa narrazione
circostanziata sarebbe sufficiente per riconoscere, che
i Vejenti insieme cogli altri Etrusci eransi accampati sul
ripiano, che domina la odierna stazione di Prima Porta,
in guisa d' avere per prima difesa il rivo, che oggi
chiamano di Prima Porta ; e che di là eransi avanzati
fino al Cremera, quando per lo strattagemma di Emilio
furono messi in disordine; e che i dintorni di quel ri-
piano distinguevansi fin dalla metà del III. secolo di
Roma col nome di Sacca Rubra per la circostanza so-
vraindicata del tufa rosso, che ne costituisce il suolo.
Questo vien confermato da Cicerone Philipp. II.
c. XXXI. nell'anno 709. di Roma, narrando che Anto-
nio venendo per la Flaminia fermossi ad Sacca Rubra
verso la X. ora del giorno, corrispondente a circa 2
ore avanti la notte, dove si trattenne in una osteria fi-
no al far della sera, e quindi rapidamente portato da un
calesso giunse incognito in sua casa in Roma. E da Ta-
cito Histor. lib. III. c. LXXIX. rilevasi, che circa l'an-
no 70 dell'era volgare, cioè 144 dopo il fatto ricordato
da Cicerone, un altro Antonio, cioè Antonio Primo, ca-
pitano, che avea sposato le parti di Vespasiano, e che