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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0117
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nella e Selce, e suol denominarsi s. Maria Nuova, perché
appartengono tutte e tre unite insieme queste tenute ai mo-
naci olivetani di s. Maria Nuova. Stanno fuori di porta
s. Sebastiano sulla via appia dalle 5 alle 7 m. distanti
da Roma, ed insieme unite comprendono rubbia 252: cioè
Statuario confina colle tenute di Roma Vecchia, Capo di
Bove e Pedica di Cleria e comprende rubbia 123. 3 quarti
Moranella confina colle tenute di Tor di Mezza via, Po-
sticciola, e Casal Rotondo e comprende rubbia 53 e mez-
za : e Selce confina con Casal Rotondo, Torricella, Fio-
ranello, Fiorano, Barbuta, e Palombaro, e si estende per
rubbia 74 e 3 qu.
La più antica memoria, che ho trovato di questo no-
me è nella bolla di Onorio III. data a favore dell'ordi-
ne della Redenzione de'Schiavi l'anno 1217 e riportata
nel Bollario Vaticano T. I. p. 100. In essa fra gli altri
fondi spettanti a quell'ordine si nomina una Turrim quae
dicitur Monumentum,ubi dicitur Statuarium cum omni-
bus pertinentiis suis. L'Ughelli Italia Sacra T. I. p. 265
riporta una bolla di papa Onorio IV. data 1' anno 1285
colla quale conferma l'atto di fondazione dell'Abbadia di
s. Paolo di Albano, fatto mentre era ancora cardinale
l'anno 1282. In quell'atto frai fondi assegnati a quella
Badia nomina il casale nostrum, cioè de' Savelli quod
dicitur lavaci con tutto il suo lenimento posto prope
urbem ad quinque vel quatuor miliaria extra por-
tam appiarn seu lateranensem, e ciò che è curioso
si pone nel territorio albanense e frai confini di esso
si nomina il tenimentum Casalis, quod dicitur Moni-
mentiim Pecsutum, quod est monasterii Salvatoris s.
Balbinae, e dall'altro lato il tenimentum casalis, quod
dicitur Statuarium quod est ecclesiae s. Mariae Novae
ec. così che da questo documento conosciamo che di già
a quella epoca il lenimento apparteneva a s. Maria Nuova.
 
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