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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0171
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heciali, venisse intimata la guerra ai Tiburti. Una scor-
reria però che fecero i Galli fino al ponte Salario presso
Roma sospese per alcun poco i movimenti de' Roma-
ni contro Tibur; ma essendosi i Galli per la prodezza
di Tito Manlio Torquato allontanati da Roma si riti-
rarono nelle terre de'Tiburti e dopo avere stretta con
loro un'alleanza passarono nella Campania. Allora i Ro-
mani si rivolsero con maggior forza contra i Tiburti ,
che oltre la prima colpa l'altra più grave aveano commessa
di essersi collegati co'barbari loro fieri nemici, che at-
tentavano alla sicurezza della Italia: ma quelli invoca-
rono il soccorso de'Galli reduci dalla Campania; laonde
così fiero aspetto prese quella guerra che i Romani scel-
sero a dittatore Quinto Servilio Ahala.
I Galli furono disfatti sotto le mura di Roma; ed il
console Petelio che sorvegliava le mosse de'Tiburti sotto
Tibur, li costrinse a rientrare insieme co'rimasugli dell'
esercito gallico entro le mura, ed ottenne perciò gli
onori del trionfo sopra ambedue i popoli vinti, sicco-
me apprendiamo da Livio, e dai Fasti Trionfali Capi-
tolini, ne'quali nell'anno 395 di Roma così questo trion-
fo vien registrato:
C . POETELIVS . C . F . Q . N . LIBO
VISOLVS COS
DE . GALLE1S . ET . T1BVRT1BVS
.MART
I Tiburti , secondo lo storico sovrallodato presero
a scherno tale trionfo, quasi che fosse stato accordato per
una impresa da nulla, imperciocché, dove, dicevan es-
si, avea combattuto il console in campo aperto con lo-
ro ? pochi spettatori che erano accorsi fuori della porta
a veder la fuga e lo spavento de'Galli, i quali nel ve-
dersi attaccare, senza oppor resistenza, eransi ritirati
entro le mura, essersi creduta dai Romani un'azione de-
heciali, venisse intimata la guerra ai Tiburti. Una scor-
reria però che fecero i Galli fino al ponte Salario presso
Roma sospese per alcun poco i movimenti de' Roma-
ni contro Tibur; ma essendosi i Galli per la prodezza
di Tito Manlio Torquato allontanati da Roma si riti-
rarono nelle terre de'Tiburti e dopo avere stretta con
loro un'alleanza passarono nella Campania. Allora i Ro-
mani si rivolsero con maggior forza contra i Tiburti ,
che oltre la prima colpa l'altra più grave aveano commessa
di essersi collegati co'barbari loro fieri nemici, che at-
tentavano alla sicurezza della Italia: ma quelli invoca-
rono il soccorso de'Galli reduci dalla Campania; laonde
così fiero aspetto prese quella guerra che i Romani scel-
sero a dittatore Quinto Servilio Ahala.
I Galli furono disfatti sotto le mura di Roma; ed il
console Petelio che sorvegliava le mosse de'Tiburti sotto
Tibur, li costrinse a rientrare insieme co'rimasugli dell'
esercito gallico entro le mura, ed ottenne perciò gli
onori del trionfo sopra ambedue i popoli vinti, sicco-
me apprendiamo da Livio, e dai Fasti Trionfali Capi-
tolini, ne'quali nell'anno 395 di Roma così questo trion-
fo vien registrato:
C . POETELIVS . C . F . Q . N . LIBO
VISOLVS COS
DE . GALLE1S . ET . T1BVRT1BVS
.MART
I Tiburti , secondo lo storico sovrallodato presero
a scherno tale trionfo, quasi che fosse stato accordato per
una impresa da nulla, imperciocché, dove, dicevan es-
si, avea combattuto il console in campo aperto con lo-
ro ? pochi spettatori che erano accorsi fuori della porta
a veder la fuga e lo spavento de'Galli, i quali nel ve-
dersi attaccare, senza oppor resistenza, eransi ritirati
entro le mura, essersi creduta dai Romani un'azione de-