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Paolo nella basilica ostiense, insieme ad alcuni altri
fondi ivi pur ricordati, e de'quali si fece menzione di
sopra: ora il motivo principale, che in quella bolla si ad-
duce, perchè questa Massa a preferenza di altre, che
possedeva la chiesa romana , venisse prescelta a tale
uso fu la tradizione costante che in essa il s. aposto-
lo avea ricevuto la palma del martirio coll'essere de-
collato: ET VALDE INCONGRVVM AC ESSE DVRISSIMVM V1DE-
BETVR VT ILLA EI SPECIALITER POSSESSIO NON SERVIREI IN
QVA PALMAM SVMENS MARTIRI! CAPITE EST TRVNCATVS VT VI-
veret ec. E naturale supporre, che un luogo consacrato dal
sangue dell'apostolo delle genti non rimanesse in quc'
primi secoli di fervore senza una qualche memoria, nuh
ladimeno è d'uopo confessare, che non se ne trova men-
zione; e ciò che è più straordinario, non s'indica nep-
pure in questo medesimo documento, che enuncia tut-
ti i fondi, che la Massa delle Acque Salvie compren-
deva. A quella epoca dell'anno 604, in che questa mas-
sa venne assegnata da s. Gregorio I. a s. Paolo, la ba-
silica ostiense non era ancora soggetta ai monaci bene-
dettini, ma veniva ufficiata dal clero secolare, il quale
ne amministrava ancora le rendite; quindi non può nep-
pure supporsi, che dal monastero di s. Paolo fossero qui
mandati monaci, onde a poco a poco si formasse il mo-
nastero della Acque Salvie, che dopo comparisce sotto
il nome di s. Anastasio. Credette il Paivinio , che la
chiesa, oggi dedicata ai ss. Vincenzo ec Anastasio, fos-
se eretta l'anno 624 da Onorio I, ma non allega autori-
tà per sostenere questa sua opinione, ni io ho saputo
trovarla, quantunque non abbia omessolo diligenze op-
portune. Dall'altro canto è positivamene certo, per un
passo di Anastasio bibliotecario nella vta di Adriano I.
che non solo esisteva qui una basilica, ed un monaste-
ro verso Tanno 780, ma che questo cicevasi di s. Ana-
Paolo nella basilica ostiense, insieme ad alcuni altri
fondi ivi pur ricordati, e de'quali si fece menzione di
sopra: ora il motivo principale, che in quella bolla si ad-
duce, perchè questa Massa a preferenza di altre, che
possedeva la chiesa romana , venisse prescelta a tale
uso fu la tradizione costante che in essa il s. aposto-
lo avea ricevuto la palma del martirio coll'essere de-
collato: ET VALDE INCONGRVVM AC ESSE DVRISSIMVM V1DE-
BETVR VT ILLA EI SPECIALITER POSSESSIO NON SERVIREI IN
QVA PALMAM SVMENS MARTIRI! CAPITE EST TRVNCATVS VT VI-
veret ec. E naturale supporre, che un luogo consacrato dal
sangue dell'apostolo delle genti non rimanesse in quc'
primi secoli di fervore senza una qualche memoria, nuh
ladimeno è d'uopo confessare, che non se ne trova men-
zione; e ciò che è più straordinario, non s'indica nep-
pure in questo medesimo documento, che enuncia tut-
ti i fondi, che la Massa delle Acque Salvie compren-
deva. A quella epoca dell'anno 604, in che questa mas-
sa venne assegnata da s. Gregorio I. a s. Paolo, la ba-
silica ostiense non era ancora soggetta ai monaci bene-
dettini, ma veniva ufficiata dal clero secolare, il quale
ne amministrava ancora le rendite; quindi non può nep-
pure supporsi, che dal monastero di s. Paolo fossero qui
mandati monaci, onde a poco a poco si formasse il mo-
nastero della Acque Salvie, che dopo comparisce sotto
il nome di s. Anastasio. Credette il Paivinio , che la
chiesa, oggi dedicata ai ss. Vincenzo ec Anastasio, fos-
se eretta l'anno 624 da Onorio I, ma non allega autori-
tà per sostenere questa sua opinione, ni io ho saputo
trovarla, quantunque non abbia omessolo diligenze op-
portune. Dall'altro canto è positivamene certo, per un
passo di Anastasio bibliotecario nella vta di Adriano I.
che non solo esisteva qui una basilica, ed un monaste-
ro verso Tanno 780, ma che questo cicevasi di s. Ana-