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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0275
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stasio. Quel santo monaco fu spietatamente fatto ucci-
dere da Cosroe re di Persia in Cesarea di Palestina ,
l'anno XVII di Eraclio, come ricavasi dagli atti del suo
martirio, cioè 1' anno 627 della era volgare : il corpo
secondo il martirologio di Adone venne prima traspor-
tato in Gerusalemme nel suo monastero, dove ebbe ono-
revole sepoltura, e dopo fu portato in Roma nel mo-
nastero del beato Paolo apostolo ad Aquas Salvias: ed
è noto che Adone fiorì nel X secolo. La estrema cura,
che allora ponevasi a conservare le reliquie de' santi
non permette credere che questo trasporto di quelle di
s. Anastasio si facesse da Gerusalemme a Roma, o per
la urgenza della presa di quella città fatta dagli Arabi
l'anno 637 della era volgare, ovvero dopo ancora per
sopravvenute avanie, giacché dapprincipio i Saraceni si
mostrarono molto tolleranti. Forse papa Teodoro I che
era nato in Gerusalemme e fu assunto alla cattedra di
s. Pietro l'anno 642 portò seco questo deposito, o lo
fece venire, e fondato qui un monastero lo consegnò ai
monaci delle Acque Salvie, e per prodigii, che fecero
quelle sacre reliquie il monastero fu posto sotto la in-
vocazione di s. Anastasio, nome che con una continuata
successione s'incon;ra in Anastasio nelle vite di Adria-
no I. Leone IIL Gregorio IV. Leone IV. e Benedetto III.
cioè dall'anno 772 all' 858, e nelle carte riportate dal
Ratti nella Storia di Genzano dall' anno 1145 fino
al 1428.
Rimane sempre la questione chi edificasse il pri-
mo la chiesa de'ss. Vincenzo ed Anastasio; stabilito però
che il monastero vi era fin dal secolo VII, anche una
chiesa vi dovè essere; ma questa era sotto la invoca-
zione di s. Mara ad Aquas Salvias: il bibliotecario non
la nomina mai ol suo proprio titolo, ma ora la dice
Basilica nionastirii s. Anastasii, ora semplicemente la
 
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