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ancora si veggono nel portico di s. Lorenzo fuori delle
mura anche esse di Onorio III. Nell' architrave dell'
intercolunnio di mezzo è la iscrizione moderna d° In-
nocenzo II riportata di sopra. L'interno è a tre navate
divise ciascuna da nove pilastri ed ha circa 220 piedi
romani di lunghezza, e 72 di larghezza: i primi pila-
stri da ciascuna parte furono posteriormente chiusi en-
tro un muro moderno. Nel rimanente i muri delle navi
laterali, i pilastri e le rispettive arcuazioni come ancora
le fenestre sono lavoro del 1221: ed uscendo può ve-
dersi all'esterno la diversità delle costruzioni, che le pri-
me sono a strati alternati, e il resto come i fianchi del
portico sono di opera laterizia analoga a quella di Tor
de'Conti che è di soli 14 anni anteriore : le fenestre
primitive sono di buona proporzione ed aperte, quelle
della nave di mezzo che sono di Onorio III sono so-
verchiamente alte e chiuse da marmi bucati contenenti
i vetri. Dinanzi ai pilastri sono stati copiati i dodici
apostoli di Raffaelle col Salvatore che esistono a chiaro
oscuro nel palazzo vaticano, e di cui si hanno le stampe
incise da Marcantonio. Oltre la memoria di Onorio III
della quale si è fatta menzione più volte, leggesi nella
tribuna l'epitaffio del celebre Ughelli che fu abbate di
questo monastero, morto nel 1670, e sepolto in questa
chiesa.
A destra di questa chiesa è quella di s. Maria ,
oggi soprannomata Scala Coeli: questa esisteva già sul
principio del secolo IX, e da Anastasia Bibliotecario
circa l'anno 800 viene designata nella vita di Leone
III col nome di oratorium s. Marine ,. quod ponitur
in monasterio Aquae Salpine: una sorgente che è ivi
dappresso la fece chiamare ancora ad guttam, iiigiter
manantem; ma la visione che vi ebbe s. Bernardo dell'
anima di un defonto, pel quale celebrava la messa, che
ancora si veggono nel portico di s. Lorenzo fuori delle
mura anche esse di Onorio III. Nell' architrave dell'
intercolunnio di mezzo è la iscrizione moderna d° In-
nocenzo II riportata di sopra. L'interno è a tre navate
divise ciascuna da nove pilastri ed ha circa 220 piedi
romani di lunghezza, e 72 di larghezza: i primi pila-
stri da ciascuna parte furono posteriormente chiusi en-
tro un muro moderno. Nel rimanente i muri delle navi
laterali, i pilastri e le rispettive arcuazioni come ancora
le fenestre sono lavoro del 1221: ed uscendo può ve-
dersi all'esterno la diversità delle costruzioni, che le pri-
me sono a strati alternati, e il resto come i fianchi del
portico sono di opera laterizia analoga a quella di Tor
de'Conti che è di soli 14 anni anteriore : le fenestre
primitive sono di buona proporzione ed aperte, quelle
della nave di mezzo che sono di Onorio III sono so-
verchiamente alte e chiuse da marmi bucati contenenti
i vetri. Dinanzi ai pilastri sono stati copiati i dodici
apostoli di Raffaelle col Salvatore che esistono a chiaro
oscuro nel palazzo vaticano, e di cui si hanno le stampe
incise da Marcantonio. Oltre la memoria di Onorio III
della quale si è fatta menzione più volte, leggesi nella
tribuna l'epitaffio del celebre Ughelli che fu abbate di
questo monastero, morto nel 1670, e sepolto in questa
chiesa.
A destra di questa chiesa è quella di s. Maria ,
oggi soprannomata Scala Coeli: questa esisteva già sul
principio del secolo IX, e da Anastasia Bibliotecario
circa l'anno 800 viene designata nella vita di Leone
III col nome di oratorium s. Marine ,. quod ponitur
in monasterio Aquae Salpine: una sorgente che è ivi
dappresso la fece chiamare ancora ad guttam, iiigiter
manantem; ma la visione che vi ebbe s. Bernardo dell'
anima di un defonto, pel quale celebrava la messa, che