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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0304
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venduto a vantaggio dell'erario publico : Livio lib. III.
c. XXXI. Cinque anni dopo vennero gli Equi di nuo-
vo ad infestare le terre de' Tusculani e si attendarono
nell'Algido, loro campo ordinario. Questo fatto scosse
altamente i decemviri, che allora reggevano Roma , e
particolarmente assunsero il commando di questa spe-
dizione Marco Cornelio, Lucio Minucio, Tito Antonio,
Cesone Duillio, e Marco Sergio. Ma i Romani riportaro-
no una rotta terribile a segno, che i soldati superstiti
rimasti privi di tutto si volsero a Tusculò implorando
il soccorso de'loro alleati nè n'andarono frustrati: Livio
lib. III. c. XLII. Queste continuate testimonianze di at-
taccamento per parte de'Tusculani furono contraccambia-
te con altrettanta fiducia per parte de'Romani; essendo
l'anno 336, secondo Livio lib. IV. c. XLII e seg. ve-
nuti i Labicani in forte sospetto di avere stretto lega
cogli Equi, i Romani diedero ai Tusculani la cura di
sorvegliarli, scopertasi l'anno seguente quest'alleanza fu
dichiarata ai Labicani la guerra, dopo che si seppe, che
i Labicani aveano preso le armi ed insieme coll'eserci-
to degli Equi , dato il guasto al territorio tusculano ,
eransi accampati nell'Algido. L'esercito romano vittima
della dissensione de'capi, andato ad attaccarli fu scon-
fitto: i capitani, i luogotenenti, ed il nerbo dell'eserci-
to si ritirò a Tusculo, il rimanente si sparpagliò. Scelto
però a dittatore Quinto Servilio Prisco ristabilì gli af-
fari, ed in otto giorni mise in rotta i nemici e s' insi-
gnorì di Labico stesso. Nell'anno 373, secondo lo stes-
so Livio lib. VI. c. XXL i Tusculani uniti ai Gabini ,
ed ai Labicani portarono reclami al senato romano cen-
tra i Prenestini, accusandoli di guasti dati alle loro ter-
re, ma il senato non vi volle prestar fede. Quale pe-
rò fu la sorpresa di Camillo, l'anno seguente, allorché
frai prigionieri fatti sopra i Volsci, alcuni Tusculani an-
 
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