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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0306
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303

All'improvviso, sendo aperte le porte penetrarono nella
città e se ne impadronirono ad eccezione della rocca,
dove si ritirarono i cittadini colle loro mogli e co figli
e spedirono a Roma messi colla nuova di questa inva-
sione. Furono immantinente spediti con un esercito a
soccorso di Tusculo Lucio Quinzio, e Servio Sulpicio
tribuni militari. Giunto colà l'esercito romano fu spetta-
tore di una scena singolare: i Latini che padroni della
città, assediavano la cittadella nello stesso tempo trova-
ronsi per l'arrivo de'Romani nello stato di assediati : at-
taccati di sopra dai Tusculani, di sotto dai Romani non
poterono resistere ; la città fu presa colle scale , ed i
vincitori fecero man bassa de'Latini, de'quali neppure
uno scampò dall'eccidio. Liberata così la città di Tu-
sculo, l'esercito romano ritornò a Roma: Livio lib. VI.
c. XXXIII. Sembra , che il merito principale di que-
sta liberazione l'avesse il tribuno Servio Sulpicio, poi-
ché nelle medaglie superstiti di questa famiglia, in oro,
che sono rarissime, sono effigiate nel dritto le teste ac-
coppiate di Castore e Polluce, particolarmente venerati
in Tusculo per testimonianza di Cicerone De Divinat.
lib. I. c. XLIII. e di Lesto in Stroppus colla epigrafe
SERVIVS . RVFVS L. nel rovescio poi è rappresen-
tata una città, sulla cui porta leggesi TVSCVL. Circa
un anno dopo i Veliterni si mossero ad assalire Tusculo,
ma dovettero ritirarsi in fretta entro le mura della loro
città, poiché i Romani spedirono a soccorso della città
loro alleata un esercito, il quale dopo aver liberato Tu-
sculo pose l'assedio a Velitrae: Livio lib. VI c. XXXVI.
Dopo questo avvenimento Tusculo rimase in piena pace
fino all'anno 395, allorché i Galli, dopo il fatto glorioso
di Tito Manlio al ponte Salario, ritiratisi sulle terre de'
Tiburtini, e stretta seco loro alleanza fecero una scor-
reria nel Campania: reduci da quella commisero otri-
 
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