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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0309
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bus non sunt .Nuni quando vides Tusculanum
aliquem de Marco Catone ilio in omni virtute prin-
cipe, nani de Tiberio Coruncanio, municipe suo, num,
de tot Fuluiis gloriaci? E lo stesso Cicerone prò Fon-
teio c. XIV. è testimonio della origine tusculana della
Fonteia. L'anno 541 Annibale nella sua spedizione cen-
tra Roma , seguendo la via latina traversati i territorii
di Frosinone, Ferentino, ed Anagni entrò in quello di
Labico, quindi per la gola dell' Algido tentò d' impa-
dronirsi di Tusculo, ma non fu ricevuto, onde scese dal
dorso tusculano a destra verso Gabii: così Livio descrive
questa mossa: Hannibal .... per frusinatem, ferentina-
temque, et anagninum agrum in lavicanum venit: in-
de Algido Tusculuni petiit, nec receptus moenibus, in-
fra Tusculum dextorsus Gabios descendit. Lib. XXVI
c. X. E perciò Silio lib. XII. v. 534 scrisse :
lamque adeo est canipos ingressus et arpa Labici
Linquens Telegoni pulsatos ariete muros.
Nella guerra sillaba il suo territorio, secondo 1' autore
del libro de Coloniis fu assegnato , secondo la misura
fattane per ordine di Siila: Tusculi oppidum muro du-
ctum; iter populo non debetur: ager eius niensura sul-
tana est assignatus quindi io credo che seguisse il
partito di Mario. In quella occasione le mura originali
vennero ristaurate, come pure nella guerra pompeiana.
Sulla fine della repubblica, e ne'primi tempi dell'
impero, Tusculo fu il soggiorno favorito de' ricchi che
edificarono nel suo territorio ville splendidissime ad
esempio di quella che antecedentemente vi avea eretto
Lucullo. Sono particolarmente celebri, oltre la lucullana,
e la catoniana, quelle di Cicerone, di Quinto suo fratello,
di Marco Bruto, di Quinto Ortensio, di Tito Anicio, di
Balbo, di Cesare, di Lucio Crasso, di Quinto Metello,
di Aulo Gabinio ec« ricordate da Cicerone , e da Pli-
 
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