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lengo nipote di Clemente VIII, dopo che come suo le-
gato unì il ducato di Ferrara allo Stato Ecclesiastico.
Il suo nome si legge in varie parti: sulla fontana, che
è dirimpetto al cancello principale leggesi in lettere
auree di musaico: PETRVS ALDOBRANDINVS S.R.E.
CAMER: sotto poi è da una parte ANNO DOM. MDCIII.
dall'altra: CLEM . VIII . P . 0.M.XII: così sull'ar-
chitrave del balcone è inciso:
PETRVS.CARD . ALDOBRANDINVS
Ma la iscrizione, che a lungo espone la storia della edi-
ficazione di questa villa è quella espressa nell" emiciclo
che è dirimpetto alla facciata orientale del palazzo , in
una sola riga: PETRVS . CARD . ALDOBRANDINVS.
S.R.E . CAMER . CLEM . VIII . FRATRIS . F.
REDACTA . IN . POTESTATEM . SEDIS . APOST.
FERRARIA . PACE . CHRISTIANE . REIP . RE-
STITVTA . AD. LEVANDAM. OPPORTVNO. SE-
CESSV . VRBANARVM . CVRARVM . MOLEM.
VILLAM . HANC. DEDVCTA AB ALGIDO AQVA
EXTRVXIT. La villa poscia pervenne per eredità ai
Pamfili, e nel secolo passato ai Borghese, che ancora la
posseggono. Architetto ne fu Giacomo della Porta, e fu
la ultima opera sua, poiché tornando un giorno da que-
sta villa a Roma col cardinale, sopraggiuntagli una ne-
cessita di corpo, e non volendo farne motto per delica-
tezza, giunto alla porta s. Giovanni venne meno, e poco
dopo morì. L'architettura è semplice ed imponente, ma
risente ne'particolari degli ornati i difetti di quel secolo.
Giovanni Fontana fu incaricato de'lavori idraulici , ed
egli condusse l'acqua algenziana, secondo la iscrizione
riportata di sopra: Orazio Olivieri tiburtino perfezionò
i giuochi di acqua. Il palazzo è situato sopra un ri-
piano amenissimo retto da sostruzioni posteriori. Nelle
camere di questo palazzo che sono a livello colla villa, le
lengo nipote di Clemente VIII, dopo che come suo le-
gato unì il ducato di Ferrara allo Stato Ecclesiastico.
Il suo nome si legge in varie parti: sulla fontana, che
è dirimpetto al cancello principale leggesi in lettere
auree di musaico: PETRVS ALDOBRANDINVS S.R.E.
CAMER: sotto poi è da una parte ANNO DOM. MDCIII.
dall'altra: CLEM . VIII . P . 0.M.XII: così sull'ar-
chitrave del balcone è inciso:
PETRVS.CARD . ALDOBRANDINVS
Ma la iscrizione, che a lungo espone la storia della edi-
ficazione di questa villa è quella espressa nell" emiciclo
che è dirimpetto alla facciata orientale del palazzo , in
una sola riga: PETRVS . CARD . ALDOBRANDINVS.
S.R.E . CAMER . CLEM . VIII . FRATRIS . F.
REDACTA . IN . POTESTATEM . SEDIS . APOST.
FERRARIA . PACE . CHRISTIANE . REIP . RE-
STITVTA . AD. LEVANDAM. OPPORTVNO. SE-
CESSV . VRBANARVM . CVRARVM . MOLEM.
VILLAM . HANC. DEDVCTA AB ALGIDO AQVA
EXTRVXIT. La villa poscia pervenne per eredità ai
Pamfili, e nel secolo passato ai Borghese, che ancora la
posseggono. Architetto ne fu Giacomo della Porta, e fu
la ultima opera sua, poiché tornando un giorno da que-
sta villa a Roma col cardinale, sopraggiuntagli una ne-
cessita di corpo, e non volendo farne motto per delica-
tezza, giunto alla porta s. Giovanni venne meno, e poco
dopo morì. L'architettura è semplice ed imponente, ma
risente ne'particolari degli ornati i difetti di quel secolo.
Giovanni Fontana fu incaricato de'lavori idraulici , ed
egli condusse l'acqua algenziana, secondo la iscrizione
riportata di sopra: Orazio Olivieri tiburtino perfezionò
i giuochi di acqua. Il palazzo è situato sopra un ri-
piano amenissimo retto da sostruzioni posteriori. Nelle
camere di questo palazzo che sono a livello colla villa, le