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cano chiaramente situata nelle vicinanze di Boia , Li-
bico, e Pedo, mentre dall'altro canto Plinio enumera i
Tolerienses fra quelle popolazioni del Lazio antico, che
a'suoi giorni erano pienamente scomparse. Stefano poi
si limita ad indicare Tolerium solo come una città d'Ita-
lia , e che il nome gentile greco degli abitanti di essa
era To^^wo;. Se , come sembra , Bola fu a Legna-
no, Labico alla Colonna , e Pedo a Gallicano ( veg-
gansi questi diversi articoli), due soli luoghi moderni
potrebbero contendersi l'onore di esser riguardati co-
me succeduti a Tolerio , cioè Zagarolo e Valmonto-
ne , poiché avendo percorso in tutte le direzioni quel
tratto del paese latino fra la Colonna, Valmontone, e
Gallicano , questi due luoghi solamente presentano in
tutto quel distretto traccie di antichità. Quelle di
Zagarolo non appartengono ad una epoca rimota , ma
sono pezzi di monumenti dislocati del tempo imperiale
di Roma ; nè l'aspetto di quella terra ha grande appa-
renza di essere stata una città antica, ma piuttosto una
villa romana; al contrario Valmontone al primo aspetto
mostra il carattere di una di quelle città , o piuttosto
borgate munite del Lazio primitivo, essendo posta so-
pra un colle isolato , cinto da dirupi ed attorniato da
sepolcri scavati nel tufa, come quelli di Collazia e di
altre città antichissime , e fra due rigagnoli , che sono
da considerarsi come due delle più lontane e perenni
sorgenti del fiume Sacco, influente principale del Liri,
e così abbondante di acque, come quello che raccoglie
lo scolo di tutto il bacino de' monti lepini ed ernici ,
che alcuni moderni 1' hanno confuso collo stesso Liri.
Questo fiume è evidentemente quello, che Strabone, o
per dir meglio il testo odierno di quello scrittore de-
signa col nome di T^pcg, e che Ovidio Fast. lib. VI.
v. 565, ed Orosio lib. V. c. XVIIL appellano To-
cano chiaramente situata nelle vicinanze di Boia , Li-
bico, e Pedo, mentre dall'altro canto Plinio enumera i
Tolerienses fra quelle popolazioni del Lazio antico, che
a'suoi giorni erano pienamente scomparse. Stefano poi
si limita ad indicare Tolerium solo come una città d'Ita-
lia , e che il nome gentile greco degli abitanti di essa
era To^^wo;. Se , come sembra , Bola fu a Legna-
no, Labico alla Colonna , e Pedo a Gallicano ( veg-
gansi questi diversi articoli), due soli luoghi moderni
potrebbero contendersi l'onore di esser riguardati co-
me succeduti a Tolerio , cioè Zagarolo e Valmonto-
ne , poiché avendo percorso in tutte le direzioni quel
tratto del paese latino fra la Colonna, Valmontone, e
Gallicano , questi due luoghi solamente presentano in
tutto quel distretto traccie di antichità. Quelle di
Zagarolo non appartengono ad una epoca rimota , ma
sono pezzi di monumenti dislocati del tempo imperiale
di Roma ; nè l'aspetto di quella terra ha grande appa-
renza di essere stata una città antica, ma piuttosto una
villa romana; al contrario Valmontone al primo aspetto
mostra il carattere di una di quelle città , o piuttosto
borgate munite del Lazio primitivo, essendo posta so-
pra un colle isolato , cinto da dirupi ed attorniato da
sepolcri scavati nel tufa, come quelli di Collazia e di
altre città antichissime , e fra due rigagnoli , che sono
da considerarsi come due delle più lontane e perenni
sorgenti del fiume Sacco, influente principale del Liri,
e così abbondante di acque, come quello che raccoglie
lo scolo di tutto il bacino de' monti lepini ed ernici ,
che alcuni moderni 1' hanno confuso collo stesso Liri.
Questo fiume è evidentemente quello, che Strabone, o
per dir meglio il testo odierno di quello scrittore de-
signa col nome di T^pcg, e che Ovidio Fast. lib. VI.
v. 565, ed Orosio lib. V. c. XVIIL appellano To-