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questi portavano la medesime epigrafe accompagnata dalla
data del consolato di Aproniano e Petino, corrisponden-
te all' anno 123 della era volgare, imperando Adria-
no. Questo è uno de'molti fatti, che provano non do-
versi tanto facilmente determinare sopra i marchi de'
mattoni la pertinenza , o la data degli edificii : anche
oggi si procacciano materiali per fabbricare da tutte le
parti, anche oggi le fornaci conservano nomi di possi-
denti che più non esistono, anche oggi s'impiegano mat-
toni con marchi tratti da fabbriche demolite anteriori.
Circa questo punto fecero alto i soldati ammutinati che
venivano dalla Campania alla volta di Roma 1' anno 413
dopo la fondazione della città ossia 341 avanti la era
volgare, siccome narra Livio lib. VII. c. XXXIX.
In questi dintorni fra l'ottavo ed il nono miglio
dell'Appia fu il fondo di Persio poeta insigne satirico,
vittima di una malattia di stomaco alla età di 30 anni.
L'autore della sua vita che forse è lo stesso delle chiose,
che accompagnano le satire, dice, che morì in questo
suo fondo medesimo: decessit ad octavvm millia*
rium VIA appia in praediis suis. Circa le miglia otto
e mezza, seguendo l'Appia, a destra domina la torre di-
ruta di Fiorano, che è un rimasuglio di un castello de'
tempi bassi, e più oltre sulla stessa mano sono altre ro-
vine, parte de'tempi bassi , parte antiche , fralle quali
una conserva : queste sono in un luogo eminente, e pro-
prio per una villa antica : e quasi dirimpetto a queste
sull'Appia è una essedra a riposo de'viandanti di forma,
semicircolare con nicchie, delle quali quella in mezzo
è rettilinea fra due curvilinee. A pochi passi di questo
emiciclo, pur sulla sinistra dell'Appia è un sepolcro ben
conservato della era neroniana, alla quale Persio appar-
tiene: esso è costrutto di bellissima opera laterizia : e
sopra un basamento rettangolare sorge la parte supe-
questi portavano la medesime epigrafe accompagnata dalla
data del consolato di Aproniano e Petino, corrisponden-
te all' anno 123 della era volgare, imperando Adria-
no. Questo è uno de'molti fatti, che provano non do-
versi tanto facilmente determinare sopra i marchi de'
mattoni la pertinenza , o la data degli edificii : anche
oggi si procacciano materiali per fabbricare da tutte le
parti, anche oggi le fornaci conservano nomi di possi-
denti che più non esistono, anche oggi s'impiegano mat-
toni con marchi tratti da fabbriche demolite anteriori.
Circa questo punto fecero alto i soldati ammutinati che
venivano dalla Campania alla volta di Roma 1' anno 413
dopo la fondazione della città ossia 341 avanti la era
volgare, siccome narra Livio lib. VII. c. XXXIX.
In questi dintorni fra l'ottavo ed il nono miglio
dell'Appia fu il fondo di Persio poeta insigne satirico,
vittima di una malattia di stomaco alla età di 30 anni.
L'autore della sua vita che forse è lo stesso delle chiose,
che accompagnano le satire, dice, che morì in questo
suo fondo medesimo: decessit ad octavvm millia*
rium VIA appia in praediis suis. Circa le miglia otto
e mezza, seguendo l'Appia, a destra domina la torre di-
ruta di Fiorano, che è un rimasuglio di un castello de'
tempi bassi, e più oltre sulla stessa mano sono altre ro-
vine, parte de'tempi bassi , parte antiche , fralle quali
una conserva : queste sono in un luogo eminente, e pro-
prio per una villa antica : e quasi dirimpetto a queste
sull'Appia è una essedra a riposo de'viandanti di forma,
semicircolare con nicchie, delle quali quella in mezzo
è rettilinea fra due curvilinee. A pochi passi di questo
emiciclo, pur sulla sinistra dell'Appia è un sepolcro ben
conservato della era neroniana, alla quale Persio appar-
tiene: esso è costrutto di bellissima opera laterizia : e
sopra un basamento rettangolare sorge la parte supe-