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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0562
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zano traversa la strada postale di Napoli nel punto, do-
ve rimangono avanzi di un sepolcro antico di opera la-
terizia de'tempi neroniani: e prendendo a sinistra, tor-
na a traversarla dopo circa 2 m. a s. Gennaro, l'antico
Sublanuvio. Di là l'abbandona di nuovo per rientrarvi
dopo Tres Tabernae presso alle Castella, tratto che ven-
ne descritto, dove parlossi di quell'antica stazione.
ViA ardeatINA. Fu notato di sopra, che il clivo
di Marte dove dirama dall'Appia presso s. Cesareo può
considerarsi come il principio della via ardeatina, della
quale il nome mostra la direzione: essa partendo da
Roma conduceva direttamente ad Ardea, città antichis-
sima de'Rutuli posta 24 m. distante da Roma, della qua-
le fu parlato a lungo nel primo volume di questa ope-
ra. Per conseguenza era di quelle di un ordine secon-
dario, poiché non andava lontano. E ignota la epoca della
prima apertura sua, ma considerando quanto era vicina
Ardea a Roma , e quali strette relazioni passavano fra
queste due città nel terzo e quarto secolo di Roma, d'uo-
po è conchiudere che molto per tempo venisse aperta.
Festo è lo scrittore più antico che la ricorda nella voce
Retricibus, citando un passo di Catone il censore: Re-
tricibus cum, ait Calo in ea, quam scripsit quum edis-
sertavit Fulvii Nobilioris censuram, significat aquani
eo nomine, quae est supra piani arcleatinam inter la-
pidem secundum et tertium, qua irrigantur horti infra
piani ardeatinam et asinariam usque ad latinam. Io
non conosco altri passi di antichi scrittori che la nomi-
nano; ma si ricorda in lapidi, come in quella che Gru-
tero riferisce p. MCXXXIX n. 12, dove si scrive VIA
ARDIATINA , negli Atti de' Martiri e negli scrittori
ecclesiastici, ne'quali alle volte per la vicinanza confon-
desi con l'Appia.
Diramò questa via dall'Appia presso la porta Ca-
 
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