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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0011
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PREFAZIONE
jf^rdua impresa certamente è questa , alla quale
mi accingo, dì dare una nuova descrizione de monu-
menti antichi e moderni di Roma, quali oggi si tro-
vano ; poiché il tenia è stato tante volte trattalo da
oltre quattrocento anni a questa parte, e sovente pure
da uomini profondi, che ormai dovrebbe supporsi esau-
rito ; ma che noi sia stato lo mostrano le querele ,
che troppo sovente odorisi ripetere, che Roma manca
ancora di una buona guida, che unisca la utilità al
oommodo , ed ali’ accuratezza de' fatti accoppii la
proprietà del criterio, e quella sobrietà di modi che
sono frutto di lunghe e laboriose ricerche.
Diè sprone a questi studii il Petrarca che caldo
di amore e di riconoscenza verso gli antichi magni-
ficò con grande entusiasmo gli avanzi superstiti de*
monumenti di Roma, testimonii di fatto del gusto e
della possanza di coloro che li aveano fondati. Sul
suo esempio nel secolo seguente il Bracciolini, il Do-
Interrano, e V illustre Pomponio Leto viemmaggior-
Tnente spaziarono sopra questa materia ; ma scarsi
a quella epoca erano i mezzi per rischiarare questa
parte, che pure oggi tanti dubbii presenta, languida
in quel primo albore degli studii filologici e storici la
critica per dissipare le tenebre addensate da dieci
secoli di rovine e cl' ignoranza , che aveano invasò
le menti del volgo sempre pronto ad ammettere rac-
conti meravigliosi ed a travisare la verità con tra-
dizioni fallaci. Nulladimeno l’ impulso dato da que'
dotti non riuscì vano, poiché la importanza di questi
studii fu un fatto stabilito , e si riconobbe quanto
fosse giovevole al progresso delle Lettere e delle At -
 
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