22 Chiese
le donne, cioè sendo la chiesa rivolta all’oriente i pri-
mi occupavano la navata australe, e le femmine la bo-
reale, di che Amalario dà mistiche spiegazioni Eclogae
in Ord. Rom, presso Mabillon Mppendix Musei Ita-
lici Tom. II. pag. 549. Aringhi Roma Subt. cap. X.
n. XXIII. p. 204: cortine tirate fra le colonne impe-
divano la vista reciproca frai due sessi , sorvegliati gli
uomini dai diaconi , le donne dai suddiaconi, seconda
le Costituz. Mpost. o Clem. lib. Vili. cap. XI. onde
non accadessero disordini di sorte alcuna durante le sa-
cre ceremonie.
Seconda parte dall’interno della chiesa era il Χσρσς,
Chorus , Coro : consisteva questo in un recinto, or di
forma rettilinea, ora di forma curvilinea, che sorgeva
nella navata di mezzo ed era aderente , ma più basso
della fronte del santuario : era perfettamente isolato
meno verso il santuario ; quindi lateralmente lasciava
fra esso e i portici uno spazio dove divisi ne’ due sessi
stavano dietro l’ambone i penitenti di terzo grado de-
nominato ΓΥ'πσπτωσίς, secondo ciò che si vide, i quali
uscir doveano dalla chiesa nello stesso tempo che i cate-
cumeni lasciar doveano l’acroasi: veggansi il Cono. Nic. I·
can. XI. Alessio Aristeno sullo stesso ed Allacci de
Narth. vet> eccl. pag. 81 e seg. Questa parte interes-
sante delle antiche chiese solo in s. Clemente conser-
vasi intatta , dove è di forma rettilinea come Gio-
vanni Vili, nel secolo IX. lo rifece, il cui monogramma
1OHANNES ripetuto più volte si legge. Il nome di
Coro che avea questa parte indica sufficientemente qua-
le ne fosse l’uso cioè per cantar gl’inni, i salmi, ed al-
tre sacre lodi durante il servizio ecclesiastico: ed in-
fatti le sedi de’cantori veggonsi ancora in s. Clemente
sotto l’ambone destro. Serviva inoltre per leggere al po-
polo gli evangelii e le scritture, onde verso la metà del
le donne, cioè sendo la chiesa rivolta all’oriente i pri-
mi occupavano la navata australe, e le femmine la bo-
reale, di che Amalario dà mistiche spiegazioni Eclogae
in Ord. Rom, presso Mabillon Mppendix Musei Ita-
lici Tom. II. pag. 549. Aringhi Roma Subt. cap. X.
n. XXIII. p. 204: cortine tirate fra le colonne impe-
divano la vista reciproca frai due sessi , sorvegliati gli
uomini dai diaconi , le donne dai suddiaconi, seconda
le Costituz. Mpost. o Clem. lib. Vili. cap. XI. onde
non accadessero disordini di sorte alcuna durante le sa-
cre ceremonie.
Seconda parte dall’interno della chiesa era il Χσρσς,
Chorus , Coro : consisteva questo in un recinto, or di
forma rettilinea, ora di forma curvilinea, che sorgeva
nella navata di mezzo ed era aderente , ma più basso
della fronte del santuario : era perfettamente isolato
meno verso il santuario ; quindi lateralmente lasciava
fra esso e i portici uno spazio dove divisi ne’ due sessi
stavano dietro l’ambone i penitenti di terzo grado de-
nominato ΓΥ'πσπτωσίς, secondo ciò che si vide, i quali
uscir doveano dalla chiesa nello stesso tempo che i cate-
cumeni lasciar doveano l’acroasi: veggansi il Cono. Nic. I·
can. XI. Alessio Aristeno sullo stesso ed Allacci de
Narth. vet> eccl. pag. 81 e seg. Questa parte interes-
sante delle antiche chiese solo in s. Clemente conser-
vasi intatta , dove è di forma rettilinea come Gio-
vanni Vili, nel secolo IX. lo rifece, il cui monogramma
1OHANNES ripetuto più volte si legge. Il nome di
Coro che avea questa parte indica sufficientemente qua-
le ne fosse l’uso cioè per cantar gl’inni, i salmi, ed al-
tre sacre lodi durante il servizio ecclesiastico: ed in-
fatti le sedi de’cantori veggonsi ancora in s. Clemente
sotto l’ambone destro. Serviva inoltre per leggere al po-
polo gli evangelii e le scritture, onde verso la metà del