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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0227
s. Cuoci in Gerusalemme 205
"Ì» HOC BENEDICTI PP. QV1ESCVNT MEMBRA SEPVLCHRO
SEPTIMVS EXISTENS ORBINE QVIPPE PATRVM
HIG PR1MVS REPPVLIT FRANCON1S SPVRCA 8VPERBI
CVLMINA qvi invasit sedis apostolicae.
QVI dominvmqvae svvm captvm in castro habebat
garceris interra vinclis constrigtvs in imo.
STRANGVILATVS vbi exverat hominem
CVMQVE PATER MVL1VM CERTARET DOGMATE SCO.
EÌPVLIT A SEDE INIQVVS· NÀMQVE INVASOR.
HIC QVOQVE PREDONES SCORVM EALCE 8VBEGIT.
ROMANE ECCLESIE IVDICII8QVE PATRVM
GÀVDET amans pastor agmina GVNCTA simvl
HICQVE MONASTERIVM STÀTVIT MONACHOSQ. LOCAVIT
QVI lavdes dno nocte dieqvAe canvnt
tìoNFOVENS VIDVAS NEC NON ET IN0PESQ. PVPILLOS
vt nAtos proprios assidve refovenS.
inspector tvmvli compvncto digito corde
GV XPO REGNES o eenedicte do
D. X. IV. IN APL SEDE RESIDENS VII1I. ANN- OEIIT
AD xpm indic. Xll ·
Questi fu nipote del celebre Alberico, e per conseguen-
za della potente famiglia de’conti Tusculani, e succe-
dette l’anno 975. a papa Dono II. come crede il Mu-
ratori negli Annali, il quale però mostra quanta confu-
sione regni nella cronologia di que’tempi nerissimi di
Roma. Nel terzo verso, e ne’seguenti si allude ai mis-
fatti, ed alla scommunica dello scellerato antipapa Bo-
nifacio, soprannomato Francone, il quale 1’ anno antece-
dente invase la sede apostolica, mise le mani sue sacrile-
ghe addosso a papa Benedetto VI. e lo cacciò in pri-
gione, dove poco dopo lo fece strangolare; ma un mese
dopo fu costretto a sloggiare da Roma e fuggirsene a
Costantinopoli, dopo avere espilalo il tesoro della basi-
lica vaticana. Leggasi su tale proposito, quanto raccol-
"Ì» HOC BENEDICTI PP. QV1ESCVNT MEMBRA SEPVLCHRO
SEPTIMVS EXISTENS ORBINE QVIPPE PATRVM
HIG PR1MVS REPPVLIT FRANCON1S SPVRCA 8VPERBI
CVLMINA qvi invasit sedis apostolicae.
QVI dominvmqvae svvm captvm in castro habebat
garceris interra vinclis constrigtvs in imo.
STRANGVILATVS vbi exverat hominem
CVMQVE PATER MVL1VM CERTARET DOGMATE SCO.
EÌPVLIT A SEDE INIQVVS· NÀMQVE INVASOR.
HIC QVOQVE PREDONES SCORVM EALCE 8VBEGIT.
ROMANE ECCLESIE IVDICII8QVE PATRVM
GÀVDET amans pastor agmina GVNCTA simvl
HICQVE MONASTERIVM STÀTVIT MONACHOSQ. LOCAVIT
QVI lavdes dno nocte dieqvAe canvnt
tìoNFOVENS VIDVAS NEC NON ET IN0PESQ. PVPILLOS
vt nAtos proprios assidve refovenS.
inspector tvmvli compvncto digito corde
GV XPO REGNES o eenedicte do
D. X. IV. IN APL SEDE RESIDENS VII1I. ANN- OEIIT
AD xpm indic. Xll ·
Questi fu nipote del celebre Alberico, e per conseguen-
za della potente famiglia de’conti Tusculani, e succe-
dette l’anno 975. a papa Dono II. come crede il Mu-
ratori negli Annali, il quale però mostra quanta confu-
sione regni nella cronologia di que’tempi nerissimi di
Roma. Nel terzo verso, e ne’seguenti si allude ai mis-
fatti, ed alla scommunica dello scellerato antipapa Bo-
nifacio, soprannomato Francone, il quale 1’ anno antece-
dente invase la sede apostolica, mise le mani sue sacrile-
ghe addosso a papa Benedetto VI. e lo cacciò in pri-
gione, dove poco dopo lo fece strangolare; ma un mese
dopo fu costretto a sloggiare da Roma e fuggirsene a
Costantinopoli, dopo avere espilalo il tesoro della basi-
lica vaticana. Leggasi su tale proposito, quanto raccol-