s. Maria delle Vergini 515
Romanelli: il quadro dell’altare coll’Assunta e santa Ci-
cilia fu dipinto dal Vanni senese, e la statua di stucco
rappresentante s. Filippo, posta di rimpetto al pulpi-
to, venne eseguita da Michele Maglia borgognone. Nel-
la gran sala dell’ampio convento eretto, come si disse,
co’disegni eccellenti del Borromini, si arnmira una de-
posizione dalla croce, opera unica di pittura condotta
da questo rinomato artefice. La biblioteca , di cui so-
pra si è fatto cenno, è una delle più ricche di Roma.
S. MARIA DELLE VERGINI. Piccola chiesa del
rione IL, Trevi, con un monistero congiuntole di mo-
nache agostiniane, la quale dà nome ad una strada po-
sta fra quella delle muratteì e l’altra dell’zzmzZid. Essa
poi pigliò la sua denominazione delle vergini educan-
de, stabilite dal P. Pompeo Paterio, sacerdote dell’ora-
torio, nel 1596 in un luogo sulle terme di Costantino
al Quirinale , e quindi trasferite nel monistero unito
alla chiesa di cui si parla l’anno 1613. Questa pertan-
to fu fatta erigere a bella posta dal suddetto P. Pom-
peo nel 1604, sotto Clemente Vili., il quale con al-
tri devoti contribuì alle occorrenti spese. In seguito
le monache, correndo l’anno 1627, abbellirono di mol-
to la loro chiesa , servendosi dell’architetto Mattia de
Rossi: la facciata peraltro non rimase compiuta che nel
1697. L’aitar maggiore venne eretto ed ornato ricca-
mente co’disegni del suddetto de’Rossi, ed in quel se-
colo di bizzarie artistiche passò per un opera ammi-
rabile. Il quadro Coll’Assunzione di Maria che si vede
su di esso è lavoro di Lodovico Gimignani , il quale
dipinse ancora la Trinità nell’ arco per di sopra , ed
anche la volta con una gloria popolatissima d’ angioli
e di santi. Egli fu cortonesco, e se non uguagliò suo
padre Giacinto nella purgatezza del disegno, lo vinse in
tutte quelle parti che allettano gli occhi de’risguardan-
p. I. 34
Romanelli: il quadro dell’altare coll’Assunta e santa Ci-
cilia fu dipinto dal Vanni senese, e la statua di stucco
rappresentante s. Filippo, posta di rimpetto al pulpi-
to, venne eseguita da Michele Maglia borgognone. Nel-
la gran sala dell’ampio convento eretto, come si disse,
co’disegni eccellenti del Borromini, si arnmira una de-
posizione dalla croce, opera unica di pittura condotta
da questo rinomato artefice. La biblioteca , di cui so-
pra si è fatto cenno, è una delle più ricche di Roma.
S. MARIA DELLE VERGINI. Piccola chiesa del
rione IL, Trevi, con un monistero congiuntole di mo-
nache agostiniane, la quale dà nome ad una strada po-
sta fra quella delle muratteì e l’altra dell’zzmzZid. Essa
poi pigliò la sua denominazione delle vergini educan-
de, stabilite dal P. Pompeo Paterio, sacerdote dell’ora-
torio, nel 1596 in un luogo sulle terme di Costantino
al Quirinale , e quindi trasferite nel monistero unito
alla chiesa di cui si parla l’anno 1613. Questa pertan-
to fu fatta erigere a bella posta dal suddetto P. Pom-
peo nel 1604, sotto Clemente Vili., il quale con al-
tri devoti contribuì alle occorrenti spese. In seguito
le monache, correndo l’anno 1627, abbellirono di mol-
to la loro chiesa , servendosi dell’architetto Mattia de
Rossi: la facciata peraltro non rimase compiuta che nel
1697. L’aitar maggiore venne eretto ed ornato ricca-
mente co’disegni del suddetto de’Rossi, ed in quel se-
colo di bizzarie artistiche passò per un opera ammi-
rabile. Il quadro Coll’Assunzione di Maria che si vede
su di esso è lavoro di Lodovico Gimignani , il quale
dipinse ancora la Trinità nell’ arco per di sopra , ed
anche la volta con una gloria popolatissima d’ angioli
e di santi. Egli fu cortonesco, e se non uguagliò suo
padre Giacinto nella purgatezza del disegno, lo vinse in
tutte quelle parti che allettano gli occhi de’risguardan-
p. I. 34