s. Maria in Via 5 17
■due colonne corintie sorreggenti un frontespizio: que-
st’opera ha i soliti difetti del secolo XVII., pure sem-
bra meno scorretta di tante altre. L’ interno ha una
sola nave in pilastri coriptii e buon cornicione: il pavi-
mento è di marmo, la volta ha nel mezzo un grande
affresco eseguito da Gioandomenico Piastrini. La prima
cappella a destra è assai vasta; la volta è stata dipinta
di recente , e sull’altare si venera quella santa imma-
gine di Maria che diede luogo alla fondazione della
chiesa; presso l’altare, a diritta, sta entro la parete il
pozzo da cui fu estratta essa sacra immagine, e verso
l’ingresso è collocato il fonte battesimale, incontro a cui
si vede il monumento, con ornati di scultura in marmo
ed il busto similp, eretto a monsig. Giammaria Canobi.
La seconda cappella è ben fornita di marmi fini: sul-
l’altare v’è il quadro con s. Filippo Benizi, d’autore in-
cognito; a destra si vede un dipinto ad olio rappresen-
tante il santo che libera un’ indemoniata , ed incontro
se ne scorge un altro che rappresenta quando pongo-
no Γ abito del santo addosso ad un uomo. Tutti due
questi quadri furono eseguiti da Tommaso Luini, sco-
lare di Andrea Sacelli, ma imitatore passionato del Ca-
ravaggio, per cui gli venne il nome di Caravaggino: si
crede che il secondo dei nominati quadri fosse disegnato
dal Sacelli, ed è cosa certa che tanto l’uno quan to l’al-
tro sono rovinati affatto. Nella terza cappella, fregiata
anch’essa di vaghe pietre^ osservasi sull’altare un buon
dipinto del cav. d’Arpino,.rappsesentante l’annunziazio-
ne di nostra Donna: i laterali a fresco colla nascita di
Gesù, e Coll’Epifania sono dello stesso artefice: la volta
fu colorita pure a fresco da Giacomo Zucchi. L’ultima
cappella da questo lato fu eretta con architettura di
Carlo Lombardo aretino, che vi dispose assai bene dei
buoni marmi coloriti; il quadro rappresentante la Tri-
■due colonne corintie sorreggenti un frontespizio: que-
st’opera ha i soliti difetti del secolo XVII., pure sem-
bra meno scorretta di tante altre. L’ interno ha una
sola nave in pilastri coriptii e buon cornicione: il pavi-
mento è di marmo, la volta ha nel mezzo un grande
affresco eseguito da Gioandomenico Piastrini. La prima
cappella a destra è assai vasta; la volta è stata dipinta
di recente , e sull’altare si venera quella santa imma-
gine di Maria che diede luogo alla fondazione della
chiesa; presso l’altare, a diritta, sta entro la parete il
pozzo da cui fu estratta essa sacra immagine, e verso
l’ingresso è collocato il fonte battesimale, incontro a cui
si vede il monumento, con ornati di scultura in marmo
ed il busto similp, eretto a monsig. Giammaria Canobi.
La seconda cappella è ben fornita di marmi fini: sul-
l’altare v’è il quadro con s. Filippo Benizi, d’autore in-
cognito; a destra si vede un dipinto ad olio rappresen-
tante il santo che libera un’ indemoniata , ed incontro
se ne scorge un altro che rappresenta quando pongo-
no Γ abito del santo addosso ad un uomo. Tutti due
questi quadri furono eseguiti da Tommaso Luini, sco-
lare di Andrea Sacelli, ma imitatore passionato del Ca-
ravaggio, per cui gli venne il nome di Caravaggino: si
crede che il secondo dei nominati quadri fosse disegnato
dal Sacelli, ed è cosa certa che tanto l’uno quan to l’al-
tro sono rovinati affatto. Nella terza cappella, fregiata
anch’essa di vaghe pietre^ osservasi sull’altare un buon
dipinto del cav. d’Arpino,.rappsesentante l’annunziazio-
ne di nostra Donna: i laterali a fresco colla nascita di
Gesù, e Coll’Epifania sono dello stesso artefice: la volta
fu colorita pure a fresco da Giacomo Zucchi. L’ultima
cappella da questo lato fu eretta con architettura di
Carlo Lombardo aretino, che vi dispose assai bene dei
buoni marmi coloriti; il quadro rappresentante la Tri-